ZAPRUDER Filmmakersgroup SPELL/ The Hypnotist Dog| Suite
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scritti e diretti da David Zamagni & Nadia Ranocchi
The Hypnotist Dog
con | Werner Hirsch | Chimera | Monaldo Moretti | Nadia Ranocchi
Suite
con | Paolo Bisi | Li Weilong | Elena Biserna | Eleonora Amadori
direttore della fotografia | Monaldo Moretti
produzione | Zapruder Filmmakersgroup
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![](images/lenz_images/common/divider.gif) Lenz Teatro_Parma Sala est Mercoledì 16 novembre | h. 22.30
![](images/lenz_images/common/divider.gif) Il lavoro di Zapruder nasce in stretto dialogo con le arti teatrali, ponendosi in una zona interstiziale fra arti visive, performative e cinematografiche dando origine a quello che il gruppo definisce “cinema da camera”, una sorta di cinema tattile. I film presentati a Venezia sperimentano le tecniche stereoscopiche (3D) conferendo all’immagine le qualità del basso rilievo. The Hypnotist Dog e Suite sono emanazioni di Spell, progetto che nasce come componimento misto, a ricalcare la natura sfaccettata dello stesso lemma da cui muove. Spell corrisponde ad incantesimo, formula magica, malia, ma è anche un lasso temporale, un momento, ciò che in meteorologia viene indicata come ondata; ed è il compitare una dietro l’altra le lettere che compongono una parola. Denominatore comune a tutti i progetti Spell è la dualità, il doppio, inteso come compartecipazione ad un’economia unitaria; la combinazione di elementi Spell tende a dar luogo ad accadimenti criptici e solenni dalla manifestazione incerta o quanto meno sospetta. Le loro opere sono state recentemente presentate alla 66a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione Orizzonti.
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Zapruder’s work creeps into the interstitial area between visual, performance and cinematographic arts; audiovisual outputs driven by an ongoing challenge to language and medium that give rise to what the group defines as “Chamber Cinema”, a sort of incarnated and tactile cinema, as well as a form of incorporeal theatre. The Spell project originated as a mixed composition, echoing the multifaceted nature of the very term itself. Spell indicates a magic formula, but it is also a lapse in time, a moment – what meteorologists call a ‘wave’. But it also means arranging in the correct sequence the letters which make up a word. A common denominator for all Spell’s projects is duality, the double, intended as shared participation in a unitary economy; the combination of elements in Spell tends to produce cryptic and solemn events whose manifestation is uncertain or at least dubious.
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