ndt11_creazioni | mod_L

thumbAENEIS #1
LA CORSA DEL CINGHIALE

Lenz Rifrazioni_Lillevan
LENZ TEATRO_Sala Majakovskij

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thumbA NIGHT WITH… ULVER
ULVER
Teatro Regio

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thumbAENEIS #2
MI SOTTOPONGO AL PESO

Lenz Rifrazioni_Monophon
LENZ TEATRO_Sala Majakovskij

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thumbI AM THAT AM I
Kinkaleri

LENZ TEATRO_Sala Est

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thumbAENEIS #3
IL POLMONE

Lenz Rifrazioni_Monophon
LENZ TEATRO_Sala Majakovskij

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thumbWHAT JOSEPH BEUYS TOLD ME
WHILE I WAS LYING DEAD IN HIS LAP
Via Negativa

LENZ TEATRO_Sala Est

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thumbAENEIS #4
I DRAGHI

da Virgilio
LENZ TEATRO_Sala Majakovskij

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thumbSPELL/ The Hypnotist Dog| Suite
ZAPRUDER Filmmakersgroup

LENZ TEATRO_Sala Est

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thumbAENEIS #5
DI QUALI PENE E TORTURE

da Virgilio
LENZ TEATRO_Sala Majakovskij

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thumbAENEIS #6 CARNI ARROSTITE
Lenz Rifrazioni

LENZ TEATRO_Sala Majakovskij

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thumbWE.ART.DOG.COME
Ivo Dimchev
LENZ TEATRO_Sala Est

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thumbMICRO-DANZE CON UN CANE ADDESTRATO
Cristina Rizzo
LENZ TEATRO_Sala Est

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thumbL’ISOLA DEI CANI
1. Sepoltura | 2. Partita
Lenz Rifrazioni

LENZ TEATRO_Sala Majakovskij

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thumbL’ISOLA DEI CANI
3. Bruciando | 4. Agua | 5. Tuono
Lenz Rifrazioni

LENZ TEATRO_Sala Majakovskij

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thumbRISING SWAN
Doris Uhlich

LENZ TEATRO_Sala Est

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ND’T 011 | Di Uomini e Di Cani

intro 

Natura Dèi Teatri è un progetto di creazioni performative contemporanee internazionali ideate per il Festival, di produzione artistica e di riflessione intellettuale sullo stato dell’arte contemporanea, fondato a Parma nel 1996 da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto. L’attenzione alla creazione contemporanea, l’interdisciplinarietà degli eventi presentati, un forte radicamento sul territorio, unito a una profonda vocazione per la cultura performativa internazionale sono caratteristiche storiche del Festival. Gli artisti vengono invitati a produrre lavori appositamente per il festival, stimolati da indicazioni e suggestioni concettuali suggerite dalla visione poetica di Lenz Rifrazioni. Sede e fulcro del progetto è Lenz Teatro, esempio di teatro concreto ottenuto da spazi post-industriali reinventato ad abitazione creativa per volontà di una formazione artistica.
Di uomini e di cani è il tema concettuale della XVI edizione del Festival, il cui campo di indagine si orienta sull'ambiguità della presenza animale nei linguaggi della creazione contemporanea. Si tratta del terzo tassello di una trilogia tematica inaugurata nel 2009 con Campi e proseguita nel 2010 con Cute - tracce creative originate dalla lettura dell’opera di Ovidio. 

 intro
Per il secondo anno Natura Dèi Teatri fa parte di InContemporanea Parma Festival, progetto ideato da Teatro Due, Teatro delle Briciole e Lenz Rifrazioni. Queste tre realtà di rilievo europeo si uniscono in un percorso comune di Festival internazionali che scandiscono l’apertura delle stagioni teatrali. Un programma coordinato di appuntamenti con particolare attenzione ai nuovi linguaggi in cui si intrecciano Teatro Festival di Fondazione Teatro Due, rassegna della nuova drammaturgia contemporanea, Zona Franca, che presenta le novità italiane ed europee della scena per le nuove generazioni e Natura Dèi Teatri.
Lenz images | Francesco Pititto
Concept | Maria Federica Maestri 



englishNatura Dèi Teatri is a project made up of international contemporary performative creations conceived for ther Festival, that comprises artistic production and intellectual reflection on the current state of the contemporary art. The artists, stimulated by indications and conceptual suggestions proposed by Lenz Rifrazioni, are asked to create new productions for the Festival.  Of Men and Dogs (Di Uomini e di Cani) is the theme of Natura Dèi Teatri Festival’s sixteenth editions, the third part of a trilogy started in 2009 with Fields (Campi), continued in 2010 with Skin/Cutis (Cute) – acts of creation based on a reading of the works of Ovid. The research turns towards the poetic and political evidence of the body’s exteriority.
Lenz images | Francesco Pititto
Concept | Maria Federica Maestri


intro
DI UOMINI
Homo sapiens sapiens,placca d’alluminio anodizzato con oro,Sonde/messaggio per forme sconosciute, tuffate nello spazio interstellare,prive di energia, debolmente trasmittenti. Ansimanti al futuro.Sonde vaganti, più libere e sole.Homo sapiens sapiens,disco d’oro viaggiante tra pianeti, con solchi impressi da suoni, immagini, musica, pensieri, scienza degli uomini. A miliardi di chilometri, in un tempo indefinito su una placca e un disco, unici reperti,l’immortalità degli uomini già morti.Attraversato il termination shock, non sappiamo se abbiano raggiunto l’eliosheath.Oggi qui, sulla sonda del presenteaperti all’Apertoworking in progress  - viso contro muso, anima contro istinto -, decolliamo leggeri dentro gli occhi d’un cane. 
Francesco Pititto

englishHomo sapiens sapiens,A plate in gold anodized aluminium,Probes/messages for unknown life forms,Plunged into the interstellar space,Without energy, faintly transmitting,Gasping for the future.Moving probes, lone and freer.Homo sapiens sapiens,Gold object, flying through the planets,With lines traced by sounds, images, music, thoughts, The science of men.Billions of miles away, at an indefinite time, A plate and an object, standing remnants of the immortality of the already dead men.Crossed the termination shock, We don’t know if we’ve reached the Helios’Heath.Here today, on the probe of the Present, open to the Open, Working in progress –face against muzzle, soul against instinct -,We gently take off inside the eyes of a dog.
introDI CANI
“Con tutti gli occhi vede la CreaturaL’Aperto. Soltanto i nostri occhi Sono aperti all’indietro e schierati intorno a lei,Trappole intorno alla sua libera Uscita.Quel che è fuori solo dal muso dell’animaleLo sappiamo; ché fin dal principio il bambinoLo curviamo, lo costringiamo a guardareQuel che ha Forma, Figura e mai l’ApertoChe nel muso è così profondo. Libero da Morte.Solo noi la vediamo; la libera fieraIl suo tramonto ha sempre dietroE davanti Dio, e quando va, vaDentro l’Eterno, come scorre la fonte.” 
Frammento da “Duineser Elegien”, R.M.Rilke

englishThe creature gazes into openness with allits eyes. But our eyes areas if they were reversed, and surround it,everywhere, like barriers against its free passage.We know what is outside us from the animal’sface alone: since we already turn the young child round and make it lookbackwards at what is settled, not that opennessthat is so deep in the animal’s vision. Free from death.We alone see that: the free creaturehas its progress always behind it,and God before it, and when it moves, it movesin eternity, as streams do.
From “Duineser Elegien”, R.M.Rilke

Scarica qui il Libretto con il programma completo

 

direzione artistica
Maria Federica MaestriI_ Francesco Pititto

images Lenz_Francesco Pititto

concept_Maria Federica Maestri