MU – metafisica urbana

DOM

MU – metafisica urbana
Speculazione filosofica in movimento intorno al concetto di scia
Creazione site-specific per ND’T017

LUOGO < CONTESTO URBANO
1 luglio h17
appuntamento ore 17.00 presso Lenz Teatro (Via Pasubio 3/E)
durata: 3h circa

La parola giapponese MU 無 indica assenza o mancanza, e va resa con “non c’è”. Fra i concetti filosofici esposti dal buddhismo zen, la concezione del “nulla”, cioè MU, riveste una particolare importanza; essa non può intendersi come l’assenza di una presenza – definizione tipicamente occidentale del nulla – ma indica, più specificatamente, “l’assenza contemporaneamente di esserci e non esserci”: “c’è” e “non c’è” sono contemporaneamente negati. Il nulla dello zen esclude ogni possibilità di essere determinato, ed è perciò veramente puro e intatto poiché assolutamente intangibile. MU è un’esplorazione dentro la città di Parma, un esercizio di contemplazione e di speculazione filosofica in movimento. Si appoggia sul concetto di thinking by making, cioè sulla capacità di imparare e di elaborare pensiero a partire dall’esperienza sensibile. A seguito di un periodo di residenza, navigando dentro le trame della città e dentro i principi filosofici che inspirato la nuova edizione del festival Natura Dèi Teatri, DOM- compone un viaggio a piedi tra i paradossi urbani, porta il pubblico dentro quei paesaggi inattuali, volto in ombra del tempo presente, che se attentamente osservati aprono questioni profonde sul nostro abitare la terra, sul nostro essere specie umana, comunità, a volte spina della creazione, a volte espressione felice delle forze vitali. I partecipanti saranno chiamati a mettersi in viaggio per un tempo di qualche ora, dentro un atto collettivo che terminerà all’imbrunire con un aperitivo. L’esperienza è concepita come un rituale urbano finalizzato a produrre una conoscenza accidentale ed esperienziale della città. Si osserverà la stratificazione di segni che occorrono in una data porzione di territorio, dai morfemi architettonici impiegati alle consuetudini abitative dei diversi occupanti umani, animali e vegetali. Si indagheranno temi quali il rapporto tra corpo e paesaggio, tra centro e periferia, tra permeabilità e separazione, tra spazio privato e spazio pubblico, tra realtà e proiezione della realtà. Oltre ai momenti di dialogo e riflessione, sono previste delle soste di lavoro specifico sul corpo, attraverso pratiche di percezione, di ascolto e di movimento. La giornata produrrà materiale documentativo in forma scritta e con l’ausilio d’immagini fotografiche e di montaggi video.
Si consiglia di vestirsi comodi e di munirsi di borraccia.

 

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