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01-tmI PROMESSI SPOSI 014
di Lenz Rifrazioni 

 

Hab 14 thHABITAT PUBBLICO 014
Performing + Visual Arts

 

trasduzioni i TRASDUZIONI. HAMLET 1999-2013
Seminario
23 gennaio 2014
Università Orientale, Napoli

 

thumbI PROMESSI SPOSI
Creazioni contemporanee
dal 16 al 24 novembre 2013
a Lenz Teatro

 

thumbLA GLORIA
Creazioni contemporanee
dal 27 novembre al 1 dicembre 2013
a Lenz teatro

La grande cicatrice | recensione di Valeria Ottolenghi

Performance sulla scia di Ovidio
recensione di La grande cicatrice di Valeria Ottolenghi
Gazzetta di Parma, 23 giugno 2009

Un grande cilindro bianco nel centro della sala dove scorreranno, una preziosa intensità estetica, immagini mosse, sfocate, con particolari intensità di luce, il paesaggio cittadino in costruzione, così come si vede dal retro del teatro, ma anche il campanile del Duomo, scale, angoli segreti e l’immagine di una figura femminile che apparirà più volte anche come ombra “reale” uscendo a tratti di scena, interprete Valentina Barbarini: nell’ambito di ParmaPoesia Festival 2009, Lenz Rifrazioni ha presentato La grande cicatrice, avvio del nuovo progetto di visual e performing art Exilium, debutto in ottobre. Per questa performance poetica, creata proprio per la manifestazione che sta impegnando più spazi della città, ispirata ai Tristia di Ovidio e a Todesfuge di Paul Celan, creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, musica di Andrea Azzali, il doppio della figura femminile, i gesti rituali, la voce a tratti fuori scena, gli elementi scenografici, materiali a contrasto-alluminio e ampi grovigli di pelo-producono echi emozionali con le parole, consegnate in forma limpida, scandita. “La poesia chiede che sia solo e tranquillo chi scrive” ma Ovidio, in esilio, avverte invece smarrimento e paura. Un personaggio femminile: Valentina Barbarini gonfierà il suo vestito mentre dice delle violenze subite. E ancora tornerà il pensiero della morte, per Margrete che chiede di poter vivere, lei così giovane. “La devo ai versi, lo so, la mia condanna”, ricorda Ovidio, la poesia, la parola che si espone, può essere sfida e pericolo. Nell’ultima parte un orso di peluche con cui sedere alla scrivania. Perché ancora è indispensabile scrivere, i versi contro l’oblio…Ci si è quindi sposati nell’altra sala di Lenz Teatro per il videofilm Over Construction di Francesco Pititto con musiche di Robin Rimbaud / Scanner, immagini che ruotano per la cupola correggesca del Duomo e corpi femminili, pelle e pareti dipinte, particolari di volti e sguardi. E dalla finestra del Palazzo di Colorno l’immagine del giardino, la natura definita, organizzata, dalla volontà dell’uomo.


Valeria Ottolenghi, Gazzetta di Parma, 23 giugno 2009