BARTLEBY

CLAUDIA SORACE | MUTA IMAGO
GIOVEDÌ  21 OTTOBRE h 22
BARTLEBY | 40’ (video)

 

Bartleby è il secondo capitolo del ciclo “Racconti americani” ideato dalla compagnia Muta Imago: un nuovo racconto per suoni e immagini ispirato questa volta dall’omonimo racconto di Herman Melville.
La storia è raccontata in prima persona da un anziano avvocato che riporta la vicenda del suo incontro con “l’uomo più misterioso che avesse mai incontrato”: Bartleby, uno scrivano che ha assunto alle sue dipendenze e che, piano piano, inizia a stravolgere il suo mondo.
All’inizio Bartleby lavora instancabilmente: le sue mani non smettono un istante di copiare, trascrivere, firmare. Poi, un giorno, all’improvviso, alla richiesta di svolgere un semplice compito, Bartleby risponde con quella che diventerà, da quel momento in poi, l’unica risposta che fornirà ad ogni domanda: “Avrei preferenza di no.”
Da quel giorno, Bartleby compie sempre meno compiti, fino a smettere di fare alcunché e arrivare, semplicemente, a occupare il suo posto nell’ufficio. “Avrei preferenza di no” è la laconica risposta che con grande calma e gentilezza presenta a chiunque gli chieda qualcosa. “Bartleby, potreste ora abbandonare l’ufficio, siete licenziato – Avrei preferenza di no.”; “Bartleby mangereste qualcosa? – Avrei preferenza di no.”
Abbiamo scelto questa piccola, semplice storia ambientata in un ufficio di Wall Street all’inizio del Ventesimo Secolo spinti dal desiderio di investigare il profondo significato che si nasconde dietro al semplice gesto del protagonista, curiosi di capire come tradurne il senso e l’emozione in un’installazione viviso-sonora.
Dopo “Fare un fuoco” di Herman Melville, racconto che metteva in scena il conflitto tra l’uomo e la natura, Muta Imago decide di affrontare il tema del confronto tra l’uomo e la società, e lo fa attraverso le parole di un altro autore nordamericano a cavallo tra i due secoli.
Bartleby non è un uomo in linea con il suo tempo. A un certo momento della sua vita, decide all’improvviso che non si adatterà più alle richieste che la società gli presenta quotidianamente. Smette di essere “aderente” al mondo che lo circonda. Inizia a creare piccole sacche di resistenza contro un modello di vita produttivo, lineare, irrefrenabile e questa resistenza, passo dopo passo arriva a trasformare tutto intorno a sé. Soprattutto, attraverso una rivoluzione del linguaggio: utilizzando una formula e ripetendola all’infinito. Una piccola formula linguistica che usa il condizionale (il tempo della possibilità) per iniziare, lentamente, a capovolgere la realtà.

CLAUDIA SORACE | MUTA IMAGO
BARTLEBY | 40’ (video)

Ideazione Muta Imago
Regia Claudia Sorace
Drammaturgia e voce narrante Riccardo Fazi
Video Maria Elena Fusacchia
Musiche originali V.L. Wildpanner
Produzione Muta Imago, Festival Notafee

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