
SHAKESPEARS GEIST
“To be, or not to be, I there’s the point” dice Amleto nel suo ur. “Io qui, o io non qui…” dice l’attrice nel proprio originario mondo di vitasogno, mentre il compagno attore rifrange echi di memorie ormai lontane (l’Ur-Hamlet nella scrittura scaldatiana, l’Ham-let di Lenz Rifrazioni). Insieme, iniziano il viaggio a due come gli eroi di Cervantes, verso il non-senso del dire non dicendo.
Ma Amleto va dritto al punto, risolve la questione: ascoltatemi e guardatemi perché io sono la bellezza! Shakespeare appare di colpo, come lo spettro del suo Amleto, dentro la scena del suo teatro, a urlare di nuovo la totalità dell’Io artistico contro ogni convenzione e conformismo. Il breve monologo di Lenz diventa paesaggio romantico aperto a molteplici albe e crepuscoli del sentimento.