EDIPO RE DI SOFOCLE Esercizio di memoria per 4 voci femminili
CHIARA GUIDI | SOCIETAS
SABATO 21 NOVEMBRE h 20:45
EDIPO RE DI SOFOCLE
ESERCIZIO DI MEMORIA PER 4 VOCI FEMMINILI | 60’
Nella tragedia sofoclea nulla di quanto viene detto è visto, e la peripezia si affida alla parola e al suono della voce. Lo chiede Edipo: “Voglio indagare su ogni parola”, per cui l’atto e il modo o la facoltà di parlare, la locutio, diventano immagine verbale e musicale, un corpo sottile, fatto di aria che conduce l’eroe all’agnizione.
Solo con la voce – la lettura di lettere, sillabe, vocali, consonanti che, come nei miti cosmogonici, nella loro unità minima e sonora portano il mistero della rappresentazione del mondo – Edipo scopre la verità̀ del proprio destino: l’essere figlio immaginario di suo padre.
Lo scopre con una voce che viene dalle viscere, da un interno che non può in nessun modo coincidere con quanto l’occhio può vedere e capire.
La bocca si apre. La voce esce e, con il suo suono, riconduce l’enigma a sé stesso complicandolo.
L’esercizio di memoria sulle parole di Sofocle diviene scomposizione che mira prima di tutto al portato fonico, alla dischiusura di un nuovo e antico senso, quello che con Giorgio Agamben potremmo chiamare un experimentus vocis. Così questo flusso sonoro – in cui s’innestano suoni e texture create da Scott Gibbons – ci trascina davanti al mito.
Daniele Vergni, Alfabeta2
CHIARA GUIDI | SOCIETAS
EDIPO RE DI SOFOCLE
ESERCIZIO DI MEMORIA PER 4 VOCI FEMMINILI | 60’
suoni originali | Scott Gibbons
scene luci e costumi | Vito Matera
con | Angela Burico, Chiara Guidi, Anna Laura Penna, Chiara Savoia
fonica | Andrea Scardovi
tecnica | Francesca Di Serio
organizzazione | Elena de Pascale
produzione | Societas