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PRATICHE DI TEATRO SOCIALE

PDTS PRATICHE DI TEATRO SOCIALE

Lenz Fondazione e AUSL di Parma collaborano dal 2000 per progetti integrati volti alla riabilitazione individuale e al benessere di comunità. Da queste esperienze, con lo scopo di promuovere percorsi artistici di alta qualità estetica realizzati con persone con disabilità e diagnosi psichiatriche, nascono i percorsi di formazione teatrale di Lenz.

Condizione necessaria per un profondo rinnovamento del linguaggio del teatro contemporaneo, è la riunificazione tra esperienza estetica e comunità vivente nel presente storico: il teatro concepito come uno spazio dinamico, in cui possono essere realizzate forme di sperimentazione artistiche e comunicative. Un teatro inteso come fisica dell’immaginazione, volumetria della creatività, chimica di corpi sociali, differenziati ed esaltati nella soggettività del proprio agire estetico. Per i suoi contenuti poetico-estetici e per le modalità di inserimento nei processi formativi, questo progetto pluriennale si presenta come un modello fortemente innovativo di integrazione delle persone sensibili nel mondo del lavoro artistico, nella piena esaltazione dei loro talenti e delle loro vocazioni. 

Pratiche di Teatro Sociale è un progetto di sensibilizzazione teatrale che si articola in differenti percorsi laboratoriali rivolti a persone con disabilità intellettive, fisiche e sensoriali, ad ex lungo-degenti psichici, e a persone normalmente escluse dai processi artistici. Il teatro contemporaneo sente maturare in un processo naturale la necessità di fondersi con l’essere sociale in condizione di fragilità, vulnerabilità, debolezza, sofferenza, alla ricerca di una nuova resurrezione artistica.

L’aspetto che differenzia questa pratica di ricerca è il primato del disegno drammaturgico sulla nuclearità dell’improvvisazione relativa. Nella poetica di Lenz la forma degli esiti spettacolari è l’intreccio profondo tra la radice, il nucleo originario del testo e il suo svelamento attraverso la parola e il gesto dell’attore.

Iphigenia in Aulide
Laboratorio rivolto a persone afferenti al Servizio Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Parma

Valentina Barbarini, artista associata protagonista della sesta Parentela 2023 del progetto triennale Lenz NDT.02 Bestiario_Femminile Animale, nel 2023 ha condotto il laboratorio Pratiche di Teatro Sociale – in co-docenza con la performer Monica Barone e rivolto a persone afferenti al Servizio Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Parma. Il laboratorio, incentrato sul mito di IPHIGENIA IN AULIDE, ha portato a un esito performativo pubblico presso Lenz Teatro il 30 e il 31 maggio.

Sinossi del laboratorio

Dar un seguito allo studio del materiale di Ifigenia in Aulide significa riprendere in mano un’indagine sulle molteplici possibilità che si nascondono lungo una strada apparentemente segnata. Indagare da prospettive diverse l’accettazione passiva di un ordine superiore, di un potere maschile dato per scontato, la ribellione, o la scelta di un percorso individuale e ibrido che si nasconda dietro le apparenze più immediate della narrazione Un percorso ibrido in cui ciascuna si colloca, in piena legittimità, ad un punto differente. In questo senso la prassi laboratoriale è anch’essa un percorso, un itinerario verso l’autorizzarsi ad avere
una voce.”

  • Residenza, conduzione e composizione Valentina Barbarini
  • Co-docenza Monica Barone
  • Musica Andrea Azzali