
Haiku_Dove Prima Era Roccia
Giornata Mondiale della Poesia
Per l’intera giornata del 21 marzo sarà disponibile alla visione l’ultimo capitolo del progetto HAIKU dedicato alla roccia [+]
Con le radici
sta spezzando pietre
e custodi sepolcri.
E anche se la nostra fine è certa, continuiamo a correre a perdifiato nella tempesta di rose e, senza più respiro per la salita, ad arrampicarci sulle montagne dimenticate della vita.
Dalla convergenza con i presupposti politico-culturali delle associazioni ambientaliste e della Nature Restoration Law nasce la riedizione di HAIKU, progetto poetico-performativo di Lenz realizzato originariamente da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto nel 2001 presso l’Oasi Lipu di Torrile e ora ripreso nell’ottica di un ecosistema teatrale etico, che non dismette le produzioni del passato, ma le rigenera attivamente, in una catena virtuosa di rifioriture creative.
Il progetto tende a re-immaginare la natura scomparsa e a restaurare la memoria dell’ambiente perduto, attraverso la potenza di versi brevi secondo la formula giapponese dell’Haiku dedicati alla sacralità dell’esistenza nel ri-vivente animale, vegetale, minerale.
La poesia in atto agisce secondo il principio della riparazione: il danno che l’uomo ha provocato nella natura non si limita infatti alla distruzione effettiva dell’ambiente, ma intacca la capacità stessa di saperci/sentirci nel tutto, parte di una cosmogonia plurale: esseri nel molteplice. Quindi la rigenerazione dovrà essere duplice: riparare la perdita e ricostruire ciò che abbiamo perduto ‘fuori’ e ‘dentro’.
L’ultimo capitolo del progetto HAIKU è dedicato alla roccia, elemento muto e duro come la potenza dei versi di Emily Dickinson, Marina Cvetaeva, Antonia Pozzi, Patrizia Cavalli, Thomas S. Eliot, Friedrich Hölderlin e Pier Luigi Bacchini.