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PENTESILEA

Ultima Regina del proprio esclusivo Io, solitaria amazzone senza più arco, addenta e sbrana se stessa con la voluttà delle parole in versi e con le frecce appuntite degli autoritratti photo booth di un powerbook. Autrice live della propria serializzazione dentro il box del tempo presente – grafìa che fissa il momento dell’atto e del sentimento autorale – autoedifica il dialogo, il combattimento tra l’Io presente e l’Io appena impresso, dilaga sul campo di battaglia scomponendosi in dialogiche relazioni conflittuali, amorose, rancorose, ai limiti dell’assassinio del Sé, del Selbst che tutto comprende. Il corpo fisico appare, si libera dell’involucro teatrale e opera al MacLibro come alla consolle della propria vita. L’acqua del bicchiere l’annega dentro l’immagine ingrandita in uno schermo nero palcoscenico/bocca che tutto ingoia e il libro d’acciaio si fa affilato e appuntito come un coltello.