C'è un'eco del lavoro teatrale che non si esaurisce con il calare (metaforico) del sipario. Tanto più nel caso di un lavoro complesso e ricco di innervazioni quale è Hamlet realizzato da Lenz Rifrazioni con gli ex degenti dell'Ospedale psichiatrico di Colorno, partendo dalle suggestioni suscitate dall'Amleto di Shakespeare, in scena al Teatro Farnese dal 23 al 29 maggio.

Attori sensibili, che mettono in gioco una molteplicità di questioni, dall'etica del teatro all'emozione del gesto, alla presenza dell'attore o quel che ne resta nella memoria dello spettatore.

Intorno a questi nodi tematici dialogheranno giovedì 24 maggio, dalle ore 10.30 alle ore 18 presso la Sala Conferenza dei Voltoni del Guazzatoio, studiosi e critici di diverse discipline nella giornata di studi (aperta al pubblico con ingresso libero) “Dialoghi sull’Amleto di Lenz” curata dal critico teatrale Gianni Manzella con interventi di Viviana Gravano, Luciana Rogozinski, Carmelo Marabello, Antonio Grulli, Enrico Pitozzi, Marco Pustianaz, Aneta Mancewicz, Cristina Valenti, oltre ai “padroni di casa” Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.

Uno sguardo plurale, interdisciplinare nel senso più autentico, non inteso come mera sommatoria di competenze diverse ma come capacità di creare collettivamente un oggetto nuovo.