ORESTEA # 2 LATTE

ORESTEA da Eschilo
Progetto Triennale

2018  ORESTEA #1 NIDI
Drammaturgia di Francesco Pititto dall’Agamennone di Eschilo Creazione M. F. Maestri e F. Pititto

2019  ORESTEA #2 LATTE
Drammaturgia di Francesco Pititto dalle Coefore di Eschilo Creazione M. F. Maestri e F. Pititto

2020  ORESTEA #3 PUPILLA
Drammaturgia di Francesco Pititto dalle Eumenidi di Eschilo Creazione M. F. Maestri e F. Pititto

L’Orestea è una trilogia formata dalle tragedie Agamennone, Le Coefore, Le Eumenidi e seguita dal dramma satiresco Proteo, andato perduto, con cui Eschilo vinse nel 458 a.C. le Grandi Dionisie. Delle trilogie di tutto il teatro greco classico, è l’unica che sia sopravvissuta per intero.
Le tragedie che la compongono rappresentano un’unica storia suddivisa in tre episodi, le cui radici affondano nella tradizione mitica dell’antica Grecia: l’assassinio di Agamennone da parte della moglie Clitennestra, la vendetta del loro figlio Oreste che uccide la madre, la persecuzione del matricida da parte delle Erinni e la sua assoluzione finale ad opera del tribunale dell’Areopago.
Innestando la propria poetica visionaria sulla tragedia classica Lenz restituisce la saga degli Atridi alla dismisura estetica della patologia psichica dei protagonisti. Realizzata per la parte visuale nei paesaggi mitici attraversati da Oreste, luoghi di detenzione e di coercizione, la creazione assume come oggetto d’indagine scenica l’iconologia dell’eccesso e della violenza. Per una rilettura contemporanea delle origini del tragico, si confronteranno in un dialogo scenico serrato gli attori storici e gli attori sensibili dell’ensemble di Lenz.

Dopo diverse partecipazioni al festival Natura Dèi Teatri e la composizone originale per il capitolo #1 del progetto Aeneis – La corsa del cinghiale (2011), il musicista elettronico internazionale Lillevan è stato richiamato da Lenz per una collaborazione artistica volta all’elaborazione della componente sonora della trilogia.

Lillevan è un video-artista berlinese, co-fondatore del gruppo audiovisivo Rechenzentrum (1997-2008), che ha avuto un ruolo pionieristico nel proporre l’unione tra musica e immagini in movimento. Le performance del gruppo e le collaborazioni di Lillevan con alcuni tra i più importanti musicisti della musica elettronica (Fennesz, Vladislav Delay solo per citarne alcuni) sono state acclamate dal pubblico e dai critici di tutto il mondo, dal Brasile alla Siberia, dal Canada alla Korea, da Cuba a Belgrado e Detroit, per la loro capacità di portare l’immagine, la musica e l’animazione verso nuovi e inediti livelli di sperimentazione. Parallelamente al lavoro con i Rechenzentrum, Lillevan ha collaborato con molti artisti di diversi generi, dall’opera alle installazioni, dall’elettronica minimalista alla danza e la musica classica. Ha creato performance ed esibizioni in tutto il mondo partecipando ai maggiori festival internazionali. 
Dopo aver studiato cinema, scrivendo e mettendo in scena diversi film negli Anni Ottanta e nei primi Anni Novanta, ha abbandonato gradualmente questa disciplina, deluso dalle scarse possibilità di sperimentazione del linguaggio cinematografico. Nuovi impulsi, insieme all’accessibilità delle nuove tecnologie, lo riportano all’interno del mondo delle immagini in movimento, con una nuova prospettiva e motivazione: ricerca le immagini in movimento, che reputa scomparse nel cinema, nella world art e nella cultura popolare. 
Lillevan ricontestualizza e combina immagini e frammenti di film già esistenti. Interferenze e immagini interrotte costituiscono un elemento drammaturgico centrale nella creazione e nella performance. Le immagini producono la musica, e spingono lo spettatore all’interno di una composizione psico-visuale. Per Lillevan il processo creativo prende avvio da una ricerca sul modello di quella di Jean-Luc Godard per la relazione tra immagini, intensità e consistenza. Lillevan vede il suo lavoro come un processo multi-strato che dà ad ogni spettatore la possibilità di focalizzarsi su differenti dettagli della performance. La percezione umana resta l’elemento interattivo finale della composizione video live, mentre le immagini ritornano alla loro originale ambiguità, allontanandosi dalla natura imperativa del montaggio tradizionale. Lillevan ha realizzato, tra gli altri, i DVD Silence, Director’s Cut (con Mille Plateaux), Emperor Remixed Beethoven’s 5th Piano Concert (commissionato dal Goethe Institut di Tokyo), IBM (realizzato con i Rechenzentrum), le installazioni Bioskop, proiezione multipla che esplora le convenzioni del primo cinema (1900-1917), Sound X Vision. Ha curato la direzione artistica di Expo2000 Video-Robot installation. Ha collaborato, tra gli altri, con Tetsuo Furudate (a Berlino e a Tokyo), Ueli Wiget dell’Ensemble Modern, Christian Fennesz (a Berlino, Hong Kong e Canada), Vladislav Delay, Christine Hill. All’interno di Natura Dèi Teatri 2009 ha presentato, in prima assoluta, la performance sonoro-visuale Fixation Fields, realizzata ad hoc per il Festival, collaborando nuovamente con Lenz nel 2011 nella composizione delle musiche del capitolo primo del progetto Aeneis. #1 La corsa del cinghiale. L’ultima presenza dell’artista a Parma risale al 2016, nuovamente ospite del Festival Natura Dèi Teatri.

ORESTEA # 2 LATTE
dalle Coefore di Eschilo
Drammaturgia | Francesco Pititto
Installazione, costumi e regia | Maria Federica Maestri
Interpreti | Valentina Barbarini, Lara Bonvini, Sandra Soncini, Carlotta spaggiari, Barbara Voghera
Musica | Lillevan
Cura | Elena Sorbi
Organizzazione | Ilaria Stocchi
Assistente di produzione | Loredana Scianna
Ufficio stampa e comunicazione | Michele Pascarella
Cura tecnica | Alice Scartapacchio
Produzione | Lenz Fondazione

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