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Intro
Natura Dèi Teatri è un progetto di arti performative all’incrocio tra creazioni contemporanee, produzioni artistiche e riflessioni sullo stato corrente dell’arte contemporanea.
Giunto alla ventunesima edizione, il Festival amplia la propria programmazione strutturandosi in due parti: la prima in apertura della stagione estiva, dal 16 giugno al 3 luglio, e la seconda nella consueta collocazione autunnale, dal 24 novembre al 10 dicembre.
Porte, Punto Cieco e Scia sono i temi concettuali del triennio 2015-2017, ispirati all’opera dell’artista statunitense Richard Serra, il cui campo di indagine si orienta sul macrotema della Materia del Tempo nei linguaggi della creazione contemporanea.
Punto Cieco coincide con una riflessione sul luogo in cui la visione si arresta o moltiplica le sue strade. Non c’è entrata, non c’è uscita. C’è solo un’ombra della visione.
MATERIA DEL TEMPO_ PUNTO CIECO
Il Punto Cieco è nei nostri occhi, uno a destra e uno a sinistra.
Il campo visivo di ogni occhio ha un piccolo buco che dovrebbe essere nero, ma non lo è perché l’altro occhio invia informazioni su quella parte di campo che il primo non può vedere. Se poi un occhio viene chiuso, il cervello riempie comunque quel buco, servendosi di informazioni che provengono dai campi vicini. Dal Punto Cieco il nervo ottico, buca la retina e raggiunge il cervello e il cervello provvede, crea una visione. Non necessariamente corrispondente alla realtà, il cervello solo suppone che quella sia la realtà.
Quel punto è perciò illusione, immagine irreale, miraggio somigliante il reale, concatenazione tra corpo, cervello e invenzione. Così è l’arte, l’arte di ognuno nella sua Materia del Tempo.
In “the Matter of Time” a Bilbao, Richard Serra ha dato forma allo spazio, anche a quello che non si vede. Occorre percorrerlo, viverlo, abitarlo come camminando dentro un poema. Ad ogni curva un Punto Cieco, e in ciò che manca o non si vede, arriva subito chi provvede. Ad ogni curva, dentro le enormi ellissi e spirali d’acciaio, il Punto Cieco viene di continuo riempito/sostituito da spazio in movimento, da spazio che diviene corpo fisico e la vertigine del percorso impegna il cervello ad una frenetica ricostruzione della fisicità del vuoto, del corpo a corpo tra essere umano e opera d’arte, all’interno della scultura stessa.
Questo Punto Cieco è la materia d’indagine per gli artisti della ventunesima edizione di Natura Dèi Teatri, un cul-de-sac della visione come condizione necessaria per il Tempo e la Materia della contemporaneità.
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