SOIL K

installation | visual elements | Maria Federica Masters
visual | Francesco Pititto
musica | Andrew Azzali

Individuare un ovulo tematico, concettuale, , ma soprattutto affettuoso, che ci chieda di tremare vedendolo trasformarsi in nuova creatura per la spinta di mente, lingua, corpo estraneo. In futuro tendere all’edificazione di un tempo spazio insignito dalla moltiplicazione dei Campi, non solo geografici o sociali, ma campi incidenti sempre ostaggio della terra separata: creare lì dove il tempo della vita deve ancora scorrere, sul TERRENO K.

 

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