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Artisti
ND’T Autunno
18 NOVEMBRE → 30 NOVEMBRE 2017
Lenz Fondazione | Maria Federica Maestri | Francesco Pititto
Büchner, Hölderlin, Lenz, Kleist, Rilke, Dostoevskij, Majakovskij, Shakespeare, Goethe, Grimm, Andersen, Calderón de la Barca, Genet, Lorca, Bacchini, Ovidio, Virgilio, Manzoni, d’Annunzio, Ariosto, Verdi, Dante: questi gli autori che hanno segnato i progetti monografici e pluriennali di Lenz, a partire dal 1985. I recenti progetti di creazione performativa contemporanea sono il risultato artistico di un approfondito lavoro di ricerca visiva, filmica, spaziale, drammaturgica e sonora. In una convergenza estetica tra fedeltà esegetica alla parola del testo, radicalità visiva della creazione filmica, originalità ed estremismo concettuale dell’installazione artistica, l’opera di Lenz riscrive in segniche visionarie tensioni filosofiche e inquietudini estetiche della contemporaneità. Traduzione, riscrittura drammaturgica, imagoturgia delle opere sono di Francesco Pititto, che ne cura la regia insieme a Maria Federica Maestri. Le installazioni sceniche e i costumi sono realizzati da Maria Federica Maestri, segnalata dalla critica per il suo lavoro di “drammaturgia della materia”, per il sistema di segni visivi che costituiscono il suo personalissimo “design-acted”.
Dal 1996 Maria Federica Maestri e Francesco Pititto cura la direzione artistica del Festival Internazionale di creazioni contemporanee Natura Dèi Teatri. Un progetto articolato, denominato Pratiche di Teatro caratterizza Lenz nel campo della formazione teatrale e visuale. Pratiche di Teatro Sociale attiva invece percorsi di sensibilizzazione teatrale, visuale, musicale che prevedono la progettazione di laboratori integrati rivolti a disabili intellettivi e psichici.
Robin Rimbaud aka Scanner
Scanner, nome d’arte del musicista, scrittore, artista e critico inglese Robin Rimbaud, è sinonimo di sperimentazione tra le arti e di uno stile unico nel panorama musicale ed artistico internazionale. Il musicista attraversa i territori sperimentali tra suono, spazio, immagine e forma creando una piattaforma sonora multi-livello che sfrutta la tecnologia in modo non convenzionale. E’ considerato tra i compositori più importanti della scena elettronica mondiale. Nei suoi primi controversi lavori usava lo scanner, uno strumento di intercettazione radio, per realizzare le sue composizioni musicali. Brani di conversazioni di telefoni cellulari di ignari utilizzatori, servizi civili come ambulanze o servizi di sorveglianza vengono campionati e inseriti nella musica dell’artista come parte integrante di un tappeto di suoni. Questo percorso, che intendeva scoprire i suoni nascosti nelle moderne metropoli, ha ricevuto l’ammirazione di artisti come Bjork, Aphex Twin e Karlheinz Stockhausen. Scanner ha collaborato con artisti di diverso genere: dai Radiohead a Bryan Ferry e Laurie Anderson, dalla Rambert Dance alla Random Dance Company, il Royal Ballet e Merce Cunningham, da musicisti come Michael Nyman e Luc Ferrari, a artisti come Steve McQueen, Mike Kelley, Derek Jarman, Carsten Nicolai e Douglas Gordon. Dal 1991 è impegnato in concerti dal vivo, composizioni, installazioni e colonne sonore: gli album Mass Observation (1994), Delivery (1997) e The Garden is Full of Metal (1998) sono stati definiti dalla critica come lavori fondamentali per la scena musicale elettronica contemporanea. Nel 1994 il lavoro Sound Surface, realizzato con Stephen Vitello, è stata la prima colonna sonora commissionata dalla prestigiosa Galleria Tate Modern di Londra. Ha esposto e creato lavori nei più prestigiosi spazi dell’arte contemporanea, tra i quali il SFMOMA negli Stati Uniti, l’Hayward Gallery di Londra, il Centro Pompidou di Parigi, la Tate Modern & Tate Britain di Londra, il Palais des Beaux-Arts di Lille, il Kunsthalle di Vienna, il Bolshoi Theatre di Mosca e la Royal Opera House di Londra. Il suo lavoro è stato presentato negli Stati Uniti, in Sudamerica, in Asia, in Australia e in Europa. Già ospite a Lenz Teatro nel 2007 per la rassegna “As a Little Phoenix” e protagonista dell’edizione 2007 del Festival Natura Dèi Teatri con la performance From the Head to the Hip, per l’edizione 2008 del Festival ha realizzato le musiche originali di Consegnaci, bambina, i tuoi occhi, creazione di Lenz da La Ballata di Cappuccetto Rosso di Federico García Lorca. Per l’edizione 2009 del Festival Natura Dèi Teatri ha creato la performance Landscape & Memory. Nel 2012 ha realizzato progetti musicali per le olimpiadi a Londra. Nel 2015 ha creato per Lenz Fondazione e Festival Verdi l’opera Verdi Re Lear. Conduce seminari nelle più prestigiose istituzioni di musica elettronica e contemporanea.
Tim Spooner – artista in residenza 2015-2017
L’affermato artista inglese Tim Spooner, in residenza internazionale a Lenz Teatro per il triennio 2015-2017, agisce nei campi della performance, del collage, della pittura e della scultura. Utilizza materiali e oggetti che rivelano inaspettate proprietà, al fine di aprire prospettive al di là della percezione quotidiana, umana. Fondamentalmente interessato all’imprevedibilità, la sua opera è un esercizio di bilanciamento tra controllo e mancanza di esso, nella manipolazione dei materiali con cui lavora.
Dal 2010 si dedica costantemente alla creazione di lavori dal vivo basati sulla rivelazione della vita nella materia. Strettamente legato a questo progetto è la continua produzione di dipinti e immagini composte. Il 2016 è segnato dalla ricerca e dalla creazione di una serie di “capitoli”: performaces che alla fine saranno sovrapposte insieme per dar vita ad un nuovo grande lavoro, THE Voice of Nature, che sarà presentato a Strasburgo nel gennaio del 2017.
Tra gli altri lavori più recenti si ricordano The assembly of animals, una scultura performante per bambini e adulti presentata in Europa e in Asia, The telescope (Whitsable Biennale, Manchester Science Museum, Terni <festival, Natura dèi Teatri#19, MIMA Mirepoix), Subliming Furiously (Chinehale Dance London, TJP Strasbourg), The most extreme form of knowledge (b-side Festival 2014) Unfished Interior (Natura dèi Teatri#20) e The shambles (b-side Festival 2016) e Blindspot (Natura Dèi Teatri #22). Tim Spooner è artista associato a Artsadmin.
Adriano Engelbrecht
Adriano Engelbrecht < nato in Germania nel 1967 vive e lavora a Parma. Poeta, artista, musicista, attore, ha pubblicato Dittico Gotico per Cultura Duemila Editrice (1993), Lungo la vertebrata costa del cuore per I Quaderni del Battello Ebbro (2003), La piscina probatica per Fedelo’s Editrice (2006), Tristano per Lieto colle (2007). Nel dicembre 2015 è uscita, insieme alla poetessa Ilaria Drago, l’ultima raccolta poetica Ubicazione Ignota, sempre per Fedelo’s Editrice. Dal 1989 al 2003 collabora in maniera continuativa come attore, regista, musicista e formatore con Lenz Rifrazioni, partecipando come interprete a numerosi spettacoli dell’ensemble tra cui: Kirillov, le tre stesure de La Morte di Empedocle, Edipo il Tiranno, Antigone, K***, La marchesa von O*, Anfitrione, Catharina di Heilbronn, La Famiglia Schroffenstein, Faust I, Cenerentola, Cappuccetto Rosso e curando la regia di opere tra cui: Riccardo II e Sonetto. Conduce da molti anni un articolato percorso di ricerca sul rapporto tra poesia, arte e teatro. L’ultima produzione poetica si è specificata anche nella forma installativa/espositiva e sonora indagando il rapporto tra parola, segno visivo e composizione musicale. Il suo lavoro è stato presentato in numerosi teatri, musei, gallerie e festival, sia in Italia che all’estero, tra cui il Festival Internazionale della Poesia di Genova, Parmapoesia Festival, Ricercare di Reggio Emilia, Ermo Colle, festival Natura Dèi Teatri. Nel 2014 riprende la collaborazione artistica con Lenz Fondazione che lo vede impegnato come interprete nel progetto dedicato all’Hyperion di Friedrich Hölderlin e in Rosa Winkel (Triangolo rosa) nel progetto Resistenza/Olocausto.
Monica Bianchi – artista in residenza 2017-2018
Monica Bianchi si forma come danzatrice con Giorgio Rossi e Raffaella Giordano di Sosta Palmizi con cui lavora dall’ 89 al ’94. Da sempre alterna l’attività di danzatrice a quella di attrice. Inizia il suo percorso a Lenz Rifrazioni Teatro e successivamente lavora per la compagnia Aldes di Roberto Castello, Japigia Teatro, l’Impasto e il Teatro delle Briciole. Nel 2004 forma il trio Ninachaos con Valentina Buldrini e Daniela De Angelis e debutta al festival di Santarcangelo con lo spettacolo Inland. Dell’anno seguente è il solo Abito 101. Dal 2002 lavora con Annalisa D’Amato negli spettacoli Io sono il passante e Io non sono. Nel 2011 torna a collaborare con Lenz Rifrazioni in L’isola dei cani di M. Federica Maestri, in I Promessi Sposi e Bruno Longhi. Crea per Natura Dèi Teatri lo spettacolo Woo con Giorgio Vecchi che cura scrittura e musica. E’ in residenza al Rift Theatre a Londra per una versione originale di Bruno Longhi. Sempre dal 2011 collabora con Balletto Civile di Michela Lucenti.
Fiorella Iacono – artista in residenza 2016-2018
Fiorella Iacono, artista in residenza a Lenz Fondazione, è nata a Modena dove vive. Si è laureata in Filosofia con una tesi sulla poetica di William Burroughs. Ha collaborato con il quotidiano Il Manifesto occupandosi di arte contemporanea. Ha catalogato le foto di Cesare Leonardi per l’Atlante del Duomo di Modena (Panini, 1985) in occasione di “Quando le cattedrali erano bianche”. Ha partecipato a importanti rassegne fotografiche tra cui, recentemente, Fotografia Europea a Reggio Emilia (Bearable lightness, 2011; Goli Otok, 2014; Foresta Primitiva, 2015, Sentiero Terrestre, 2016) e a mostre collettive (Lands, 2014, Spazio On/Off Parma; Heim, Spazio Home; 2014; Contrasti, 2015, Villa Benvenuti, Modena). Nel 2015 ha presentato Providence/ Video installazione presso il WoPa Contemporary Parma nel Festival Natura Dèi Teatri. Nel 2016 ha presentato a Genova il suo ultimo lavoro Numi presso lo Studio Incantations di Genova ed ha realizzato per Lenz Fondazione un progetto di documentazione fotografica all’interno dell’Ala Napoleonica dell’ ex-carcere San Francesco di Parma per lo spettacolo site specific Autodafé.
Jacopo Jenna
Jacopo Jenna è un coreografo, performer e filmaker che crea lavori per la scena, il video e per installazioni. La sua ricerca indaga la percezione della danza o la coreografia come pratica estesa. Laureato in Sociologia si forma presso Codarts (Rotterdam Dance Academy). Ha collaborato in Europa con compagnie stabili e progetti di ricerca coreografica. Il suo lavoro è prodotto e supportato da spazioK/Kinkaleri, negli ultimi anni ha presentato i suoi progetti presso festival ed istituzioni come Centrale Fies, Cango/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza, MART-museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Contemporanea Festival, Pépinières européennes pour jeunes artistes/Jeune Création-Vidéo Cinéma, Fondazione Palazzo Strozzi, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Fabbrica Europa, LeMurate Progetti Arte Contemporanea, CROSS International performance award.
ND’T Estate
LesItaliens
20 GIUGNO → 1 LUGLIO 2017
Teatro delle Moire | Alessandro Bedosti
Interessato ad indagare nuove forme di linguaggio, il Teatro delle Moire ha frequentato molti ambiti ed esperienze di creazione e di rappresentazione, così che le sue produzioni non si possano ascrivere a nessuna categoria specifica, se non inserirle in una dimensione di ricerca. Gli spettacoli della compagnia sono caratterizzati da una dimensione non narrativa, che ha il suo punto di forza nella creazione di immagini e di figure, presenze che appaiono in modo sorprendente e che si affrancano dal concetto di interpretazione. Altra cifra che connota il lavoro della compagnia è il gusto per il paradosso e una dimensione surreale. Dal 1999 Teatro delle Moire cura a Milano Danae Festival.
Alessandro Bedosti è attore, danzatore e performer. Il suo percorso artistico, iniziato nei primi anni ’90, l’ha portato a collaborare con molti dei protagonisti della ricerca teatrale italiana ed europea (Michele Abbondanza, Antonella Bertoni, Monica Francia, Paola Bianchi, Socìetas Raffaello Sanzio). Negli ultimi anni, grazie all’intensa esperienza di studio con il danzatore butoh Masaki Iwana, si è dedicato alla creazione di brevi ritratti danzati in qualità di autore e danzatore (Senza titolo – 2009, Quando vedremo un tuo ballo? – 2010, Per favore aprite le tende – 2012, Das Spiel – 2014).
Tihana Maravić è studiosa di teatro e delle arti performative, curatrice e operatrice culturale. Nel 2008 ottiene il PhD in Studi teatrali e cinematografici presso l’Università di Bologna. La sua ricerca si concentra principalmente sul rapporto tra arte e spiritualità, lo studio comparativo tra la storia delle religioni e l’antropologia e la semiologia dell’attore-performer. È fondatrice e direttrice artistica di BLITZ. Festival internazionale di arti performative a Rovigno, Croazia. Dal 2013 cura la progettualità e la comunicazione del collettivo di produzione artistica Ateliersi e del centro pluriartistico Atelier Sì a Bologna.
MK | Michele Di Stefano e Lorenzo Bianchi Hoesch
MK si occupa dal 1999 di performance, coreografia e ricerca sonora. Tra le produzioni piu recenti: Robinson, Impressions d’Afrique e Hey, indagini coreografiche in bilico tra paesaggio puro e ricostruzione tormentata dell’esotico; il gruppo produce, in collaborazione con diversi artisti, formati ambientali ed installativi, come SUB (festival Uovo 2015), Fronterizo (Live Arts Week 2015), Veduta (2016) e la Piattaforma della danza balinese (Festival Internazionale di Santarcangelo 2014-15). Oltre alla costante circuitazione in Italia e all’estero (Europa, Asia e SudAmerica), MK svolge un’intensa attività di formazione con collaborazioni quali la Scuola Paolo Grassi di Milano, il Teatro Stabile di Torino e la Biennale di Venezia.
Ginevra Panzetti | Enrico Ticconi
Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi vivono tra Berlino e Torino e lavorano insieme come duo artistico dal 2008. La loro ricerca si sviluppa nell’ambito della danza, la performance e l’arte visiva. Entrambi si diplomano presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e frequentano la Stoa, scuola di movimento ritmico e filosofia diretta da Claudia Castellucci. Nel 2010 si trasferiscono in Germania e approfondiscono percorsi individuali ma reciprocamente complementari: Enrico studia a Berlino Danza e Coreografia presso la Inter-University Centre for Dance (HZT), Ginevra arte dei Media presso l’Accademia di Belle Arti di Lipsia, Hochschule für Grafik und Buchkunst (HGB). Parallelamente ai loro progetti, Enrico lavora come danzatore per diversi coreografi tra i quali Kat Vàlastur, Dewey Dell, Lea Moro, Adam Linder mentre Ginevra approfondisce lo studio come designer nel campo del gioiello contemporaneo ed è autrice della linea Tegumenti.
Opera
Opera è un gruppo di ricerca artistica che nasce nel 2006 con la creazione dell’omonimo spettacolo. La direzione e la responsabilità artistica sono affidate a Vincenzo Schino (regista, artista visivo) e Marta Bichisao (danzatrice, coreografa), compagni nel lavoro e nella vita. La struttura del gruppo è cambiata nel corso degli anni sia per esigenze artistiche che per motivi biografici. C’è chi ha condiviso ogni progetto e chi ha attraversato la ricerca per breve tempo o per alcuni lavori. Nei 10 anni di attività il gruppo è stato ospitato nei maggiori festival italiani di teatro e in contesti legati all’arte contemporanea come la Triennale di Milano e la Rocca Albornoz all’interno del Festival dei 2 Mondi di Spoleto. Nel 2010, con lo spettacolo Sonno vince il premio Lia Lapini e Linea D’Ombra. Nel 2011 è tra i gruppi selezionati per rappresentare il teatro italiano a Mosca. Sono stati scritti molti articoli e approfondimenti su testate nazionali e riviste specializzate. Alcuni studenti in Italia e Francia hanno usato il lavoro di Opera come argomento di tesi. Il gruppo ha sede in Umbria.
Dom-
DOM- è un progetto nato nel 2014 dalla collaborazione tra gli artisti Leonardo Delogu e Valerio Sirna. Indaga il linguaggio delle performing arts, con una particolare attenzione alla relazione tra corpo e paesaggio, e si impegna nella trasmissione di peculiari pratiche di abitazione, legate allo spazio e al tempo della creazione artistica e della progettazione condivisa. DOM- costruisce eventi performativi, seminari, camminate, scritti, giardini, installazioni, video, reportage fotografici. L’ultima produzione, L’uomo che cammina, è ora in tour in Italia e in Europa, mentre il ciclo di esplorazioni urbane dal titolo Mamma Roma sta per aprire la sesta edizione. Per il 2017 DOM- si sta occupando di progetti collettivi, in cui il cuore del lavoro sono le pratiche di collaborazione. Corale è un percorso di co-creazione di un rito per le zone dell’Umbria colpite dal terremoto, ed è sostenuto dal Teatro Stabile dell’Umbria; Foresta è un progetto collettivo di rigenerazione urbana attraverso le pratiche artistiche, sostenuto da Terni Festival Internazionale della Creazione Contemporanea.
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