ndt13_creazioni | mod_L

thumbLenz Rifrazioni
I PROMESSI SPOSI | 90’
LENZ TEATRO | Sala Majakovskij

 

thumbSolisti dell'Ensemble Prometeo
GLORIOR _ Contemporary Music Concert | 60’
Lenz Teatro | Sala Est

 

thumbMarcido Marcidorjs e Famosa Mimosa
NEL LAGO DEI LEONI | 70’
Lenz Teatro | Sala Est

 

thumbAssociazione Lunatici
MIND THE HEART
Lenz Teatro | Sala Est

 

thumbLenz Rifrazioni
IMAGOTURGIA DELLA GRAZIA | 40’
LENZ TEATRO | Sala Est

 

thumbNaoko Tanaka
DIE SCHEINWERFERIN | 30’
LENZ TEATRO | Sala Est

 

thumbSilvia Costa
STATO DI GRAZIA | 30'

16b, COME UN VASO D'ORO... | 10'
Lenz Teatro | Sala Est

 

thumbMaria Donata D'Urso
STRATA.2 - parte prima | 30’
E-MA Studio | 25'
Lenz Teatro | Sala Est

 

thumbLENZ RIFRAZIONI
LA GLORIA | 55’
Lenz Teatro | Sala Majakovskji

 

thumbFondazione Arturo Toscanini
FACCIAMOLA A PEZZI | 70’
Lenz Teatro | Sala Est

 

thumbMuta Imago
PICTURES FROM GIHAN | 50’
Lenz Teatro | Sala Est

 

thumbLenz Rifrazioni
HAMLET SOLO | 50’
Lenz Teatro | Sala Majakovskji

 

thumbAmpe e Garrido
STILL STANDING YOU | 45'
Lenz Teatro | Sala Est

 

thumbKinkaleri
EVERYONE GETS LIGHTER | All! | 30’
Lenz Teatro | Sala Est

ND’T 013 |GLORIOSO

intro 

 

Natura Dèi Teatri è un progetto di creazioni performative contemporanee internazionali, di produzione artistica e di riflessione intellettuale sullo stato dell’arte contemporanea, fondato a Parma nel 1996 da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto. L’attenzione alla creazione contemporanea, l’interdisciplinarietà degli eventi presentati, un forte radicamento sul territorio, unito a una profonda vocazione per la cultura performativa internazionale sono caratteristiche storiche del Festival. Sede e fulcro del progetto è Lenz Teatro, esempio di teatro concreto ottenuto da spazi post-industriali reinventato ad abitazione creativa per volontà di una formazione artistica.

 

Glorioso è lo spirito della XVIII edizione del Festival, che s’inserisce tra l’identità ovulare-macrocellulare dei linguaggi artistici contemporanei, indagata nella scorsa edizione Ovulo, e la prossima I due piani, come quest’anno concettualmente riferita a Gilles Deleuze. Il programma del 2013 riunisce undici soggetti che, attraverso gli strumenti dei loro ambiti disciplinari, il teatro e la danza, il video o la performance, ma anche la musica e la scrittura saggistica, condividono con Lenz Rifrazioni un concetto di gloria come contrapposta a celebrità e fama.

Natura Dèi Teatri is a project that gathers international contemporary performative creations, artistic productions and intellectual reflections on the current state of the contemporary art.
Glorious (Glorioso) is the spirit of Natura Dèi Teatri Festival’s eighteenth edition, the first part of a trilogy started in 2012 with Ovule (OvulO), which will continue in 2014 with The two planes (I due piani) – acts of creation based on the works of Gilles Deleuze. This year the program consists of 15 creations of 11 subjects, who share with Lenz Rifrazioni the concept of glory as opposed to celebrity and fame.

 

GLORIOSO non è un caso. Il prossimo Festival della Filosofia sarà dedicato alla “Gloria” e Remo Bodei, svelando il tema, aggiunge a voce in una recente intervista: “La Gloria è un concetto desueto, nel senso che c’è un declino della Gloria perché c’è l’avversione alla guerra e alla politica a cui il concetto di Gloria è legato, ma è per capire cos’era la Gloria e perché oggi si è abbandonata in favore della celebrità o della fama (...). E’ un tema molto vasto con una quantità di autori e di immagini che si possono citare, a cominciare dalla lettura dei classici, l’Odissea, e poi Montesquieu, e Leopardi che ha detto che la Gloria è un sentimento troppo alto e nobile che i moderni non si possono permettere e quindi si accontentano dell’onore che è un riconoscimento più blando.”
Non è un caso che il secondo tema, dopo Ovulo e prima del prossimo I due piani - riferimenti concettuali a Gilles Deleuze - della diciottesima edizione di Natura Dèi Teatri sia il Glorioso. Evidentemente una forte rifrazione desiderante di pensiero comune sul concetto di Gloria si sta estendendo ai luoghi più attenti alla rinascita di un rinnovato spirito critico collettivo.
In questi ultimi decenni abbiamo, scavando nel profondo e sui confini della sensibilità artistica, vissuto innumerevoli occasioni d’incontri gloriosi, con persone gloriose, in periodi gloriosi che hanno coabitato poeticamente con il nostro ricercare linguistico e teatrale. La ricerca ossessiva, invece, della celebrità e della fama non è mai apparsa in questi luoghi, tenuti in ombra proprio perché scombinati rispetto al ritmo di marcia generale.
Avevamo invitato alcuni anni fa a Lenz Teatro Remo Bodei a parlare di Hölderlin durante la nostra pluriennale immersione nel romanticismo tedesco e, da allora, l’esperire tragico e sublime con artisti super-sensibili, eroi contemporanei e gloriosi, ci ha confermato che la Gloria di un tempo è rimasta, sparsa e frantumata, nel piccolo, nel fragile, nell’incompiuto dell’essere umano.
Francesco Pititto.

It’s not a coincidence. Next festivalfilosofia will be dedicated to Glory and Remo Bodei, revealing the topic, adds: “Glory is an outdated concept, in the sense that there is a decline in Glory because there is aversion to war and politics to which the concept of Glory is connected. It has to be understood what Glory is and why it has been abandoned, nowadays, in favour of celebrity and fame. It is a very wide theme, with a variety of authors and images that can be quoted, starting from classic literature, Odyssey, and then Montesquieu, there is Leopardi who said that Glory is a too high and noble feeling that modern people cannot reach and thus they feel pleased with a milder acknowledgement such as honour.”

It is not a coincidence that the second theme, after Ovule and before the next The Two Planes – conceptual references to Gilles Deleuze – of the eighteenth edition of Natura Dèi Teatri is Glorious. Clearly a strong reflection on the concept of Glory is spreading through the places attentive to the rebirth of a renewed collective critical spirit.

In these last decades we lived plenty of glorious encounters, with glorious people, in glorious times, which poetically cohabited with our linguistic and theatrical research. On the other hand, the obsessive search for celebrity and fame has never appeared in these places, hidden because not aligned with the general pace.

Some years ago, we invited Remo Bodei to Lenz Teatro, to talk about Hölderlin during our long-standing immersion in the German Romantic culture and, since then, the tragic and sublime experiencing with super-sensitive actors, contemporary and glorious heroes, confirmed us that the Glory of past times remains, scattered and smashed, in the small, the fragile, the unaccomplished of the human being.