William Shakespeare Il linguaggio teatrale di Lenz Rifrazioni si fonda su un’estrema e radicale fedeltà alla parola del testo. Nella ricerca dello stato eroico dell’attore il teatro prende forma nell’oscillazione tra debolezza e forza, vulnerabilità e potenza del corpo parlante. Dal 1997 al 2000 Lenz Rifrazioni realizza un progetto triennale sulle opere di William Shakespeare, riferimento poetico assoluto del Romanticismo tedesco. Il Progetto Shakespeare ha portato alla messinscena di Romeo and Juliet, Sogno di una notte di metà estate, Richard II, Shakespears Geist,
monologo ispirato a Shakespeare del drammaturgo tedesco Jakob Lenz. Nell'affrontare il progetto scenico sull'Amleto la tensione artistica di Lenz Rifrazioni si è innestata sulle partiture poetiche del teatro di Franco Scaldati portando alla creazione di Ur-Hamlet (1998).
Parallelamente Lenz Rifrazioni ha realizzato un lungo e approfondito progetto laboratoriale inserendo nell'ensemble artistico un gruppo di attori disabili intellettivi, che ha portato alla messinscena definitiva dello spettacolo Ham-let. Lo stato estremo del sentimento, la passione che muove e spinge verso la morte, l’uccisione tragica dell’eroe, la condizione del sogno e del reale, il mistero della condizione umana, sono generati dall’atto della parola, il pieno corpo della voce.
Il confine mitico delle opere shakespeariane è segnato da due linee fondamentali: la lingua originaria e la rinascita della parola nel corpo dell’attore. Il suono straniero ma non estraneo della lingua inglese della fine del Cinquecento, attraversando il corpo in esilio dell’attore, può ritornare a cantare il verso della nostalgia nella verità della scena. Ponte polifonico tra antico e moderno, tra generale e particolare, tra lingua e dialetto, tra dialetto palermitano e dialetto parmigiano l'Hamlet di Shakespeare si fa eco potente dell'arte del teatro nella contemporaneità e nel rinnovamento del linguaggio. Poesia, drammaturgia, regia, lavoro dell'attore - tra ventesimo e ventunesimo secolo - di nuovo a ricercare insieme le condizioni della nascita, dello svelamento, dell'esistere e del non esistere, dell'enigma e dell'impossibilità del rappresentare.
William Shakespeare (Stratford-upon-Avon, battezzato il 26 aprile 1564 – Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1616)
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