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Lenz


Appunti per una messinscena della novella buechneriana


Lenz Rifrazioni è un gruppo di recentissima formazione che agisce in uno spazio privato intervenendo su diversi aspetti dell'arte contemporanea (teatro, musica, arti visive, poesia) e dell'informazione (editoria, informazione visiva). Lenz Rifrazioni intende svolgere un'attività di organizzazione, distribuzione e produzione culturale.

LENZ è lo spettacolo teatrale da cui parte il progetto globale e che denomina, in quanto origine, il gruppo e lo spazio. Viene presentato in forma di appunti dal 28 marzo al 6 aprile 1986 escluso il 30 e 31 alle 21.30.

L'adattamento e la regia sono di M. Federica Maestri, Francesco Pititto, Bruno Stori.

Introduzione


Anche la cosa più innaturale è natura. Chi non la vede dappertutto, non la riconosce in nessun luogo

Da La metamorfosi delle piante di J.W. Goethe


Nel 1776 Jakob Michael Reinhold Lena viene ospitato nella parrocchia di Waldbach, un villaggio dei Vosgi, dal Pastore Johann Friedrich Oberlin.

Oberlin annota nel suo 'Diario' i comportamenti, le reazioni, le metamorfosi di Lenz durante il periodo di permanenza al villaggio.

Lenz muore pazzo nel 1792 in una strada di Mosca.

Nel 1835 Georg Buchner ispirando si al 'Diario' di Oberlin scrive una novella.

Muore di tifo nel 1837 a Zurigo. Nel 1950 Bertolt Brecht mette in scena "Il Precettore" di Lenz.

Muore d'infarto nel 1956 a Berlino.


Rosalba Guidi esegue in scena il 1°, 3°, 5°, 6°, 7°, 11°, 15°, 16°, 17º Lieder da "Winterreise" di Franz Schubert (1823); esegue e canta "Die Sehnsucht" (Il desiderio ardente) di Ludwig van Beethoven.

Il testo di questo Lieder è di J.W.Goethe.


Solamente chi conosce il desiderio ardente sa cosa io sto soffrendo! • sono solo e staccato da ogni gioia.

Guardo il firmamento, proprio da quella parte.

Ah, colui che mi ama e mi conosce è lontano.

Mi gira la testa.

Mi bruciano le viscere.

Soltanto chi conosce questo desiderio sa cosa sto soffrendo


Le scene filmate sono di Francesco Pititto e sono state girate nel cimitero S. Cataldo di Modena progettato da Aldo Rossi "L'azzurro del cielo" (1971).


Significato dell'architettura

La conformazione del cimitero come casa vuota è lo spazio della memoria dei vivi. Certamente grandi architetture del passato vedevano nel cimitero e nella tomba l'esaltazione della storia, dove la persona scompari va nel quadro di una morte civile e pubblica.

Il Pantheon è una tomba. Ma nel mondo moderno il rapporto è sempre più privato; e il culto dei morti consiste soprattutto nel tener vivi i rimorsi. Chiusa nel rimorso la morte diventa un sentimento, e non ha sto-

ria. Solo gli aspetti civili di questo sentimento possono esprimersi

nell'architettura. (...)"

Aldo Rossi


LENZ è interpretato da un solo attore, Bruno Stori.

Nel 1984 interpretò un altro personaggio buechneriano, Woyzeck.


Dalla sceneggiatura di "Film" di Samuel Beckett, interpretato da Buster Keaton, (1896 - 1966) girato a New York nel 1964:


Esse est percipi

Soppressa ogni percezione estranea, animale, umana, divina, la percezione di sé continua ad esistere.

Il tentativo di non essere, nella fuga da ogni percezione estranea, si vanifica di fronte all'ineluttabilità della percezione di sé.

Quanto sopra è puro espediente strutturale e drammatico e non possiede

alcun valore di verità. (...).

Crediti

Adattamento teatrale Maria Federica Maestri

Regia Maria Federica Maestri, Francesco Pititto, Bruno Stori

Musiche Fratelli Cantoni, Franz Peter Schubert, Ludwig van Beethoven

Scene filmate Francesco Pititto

Interprete Bruno Stori

Esecuzione musicale e voce narrante Rosalba Guidi

Luci e fonica Claudio Cerchiaro

Coproduzione Lenz Rifrazioni, Centro Teatrale San Geminiano

Video

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