La ricerca drammaturgica permanente sui temi della Resistenza e dell’Olocausto ha dato vita a AKTION T4 testo originale di Francesco Pititto sul programma nazista di eutanasia sui bambini con disabilità e malformazioni genetiche.
A partire dai primi anni Novanta Lenz ha dato forma performativa ad un’Arte Non Serena, confrontandosi con una definizione del poeta ebreo rumeno Paul Celan che sancisce l’impossibilità della parola dopo il dramma della Shoah, come azzeramento imposto dal paradigma della morte collettiva. Il tema delle tragedie accadute durante il periodo nazifascista è comparso in modo ricorrente nella poetica di Lenz, con varie versioni di Bruno Longhi (1991, 2005, 2015), e con Viale San Michele. Prima che si imbianchino le cantine (1990, 2021).
Dal 2015 Lenz Fondazione ha reso permanente il suo storico progetto di ricerca drammaturgicapluriennale, continuando a produrre annualmente una serie di opere performative contemporanee, seminari e giornate di riflessione pubblica dedicati ai temi della Resistenza e della tragedia europea durante le dittature nazi-fasciste e realizzati in collaborazione con ISREC Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Parma.
Nel triennio 2022-2024 l’indagine artistica di Lenz sui temi della Resistenza e dell’Olocausto si è concentra sul ruolo e le biografie delle Donne Partigiane della Resistenza parmense ed in particolare è stato dedicato alle ‘Piccine’, le giovanissime partigiane, poco più che adolescenti durante gli anni della Resistenza, di cui la ricerca storica è riuscita a recuperare/conservare solo esili tracce documentarie. Nel 2024 in occasione delle Celebrazioni del 25 Aprile, Maria Federica Maestri e Francesco Pititto hanno curato la macro-installazione site-specific all’interno della Sala del Consiglio Comunale di Parma.
Nel prossimo triennio il progetto permanente sulla Resistenza dal titolo Rami e Radiazioni avrà una nuova espansione concettuale, non limitandosi alla traduzione artistica della memoria storica della Resistenza, ma allargando le trascrizioni performative alle propulsioni irradianti i principi che originano la lotta contro i nazifascismi. Nuove declinazioni spaziali nei luoghi simbolo della democrazia e dell’antifascismo della città di Parma.
Il programma Aktion T4: Tiergartenstrasse è la strada del giardino zoologico di Berlino. Il numero 4 era abitato da Karl Brant, medico, e Viktor Brack, il suo assistente, che avevano avuto l’incarico di costruire un’organizzazione capace di eliminare tutti i malati di mente, tutti i portatori di malattie inguaribili e tutti i bambini nati con malformazioni e tare ereditarie. Adolf Hitler, fece emettere l’ordine il 1° settembre del 1939. L’obiettivo era di rendere sempre più pura la razza ariana e di impedire contaminazioni derivate tra l’altro da malattie mentali gravi.
Tiergartenstrasse 4 divenne il quartier generale dell’operazione T4. L’operazione in sintesi consisteva di sole tre semplici fasi: inviare un formulario agli ospedali psichiatrici e chiedere chi fossero gli ammalati con minori capacità di lavoro, procedere con il trasferimento dei malati in centri intermedi di smistamento e quindi inviarli ai centri di eliminazione dove in breve tempo i malati erano portati nelle camere a gas e quindi cremati. Il tutto doveva avvenire nella massima segretezza.
Come sempre in quel regime la macchina della propaganda si mise subito in moto. Vennero attivati tutti i mezzi di comunicazione dell’epoca: furono realizzati film e spettacoli teatrali il cui canovaccio era sempre lo stesso: una famiglia scopriva di avere al proprio interno un componente malato di mente e dopo aver patito entrambi – la famiglia ed il malato – tante sofferenze si decideva di affidarlo ad un ente che, per opera di carità, procedeva alla sua eliminazione. La macchina T4 per l’eliminazione fisica di malati di mente e disabili fu operativa nel gennaio 1940, all’inizio con pochi casi, poi lentamente i numeri cominciarono a diventare più consistenti: circa 1300 al mese per casa di cura. I cittadini di Hadamar, località dove si trovava un centro di eliminazione, si resero conto con certezza che la puzza nauseante che invadeva la città era il frutto della cremazione dei malati e quindi accadde che le famiglie rifiutarono di consegnare i congiunti malati e alla fine anche le due chiese cattolica e protestante cominciarono a far sentire la loro voce. La Gestapo fece una ricerca e scoprì che nella popolazione l’avversione al programma T4 era elevatissima, quindi il programma fu sospeso.
Testo originale e imagoturgia Francesco Pititto
Installazione e regia Maria Federica Maestri
Musica Andrea Azzali
Performer Alessia Dell’Imperio, Giacomo Rastelli, Tommaso Sementa, Carlotta Spaggiari, Barbara Voghera
Voce over Marco Musso
Produzione Lenz Fondazione
In collaborazione con ISREC
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