SEMINARIO a cura di Silvia Mei e Elena Sorbi

SABATO 20 NOVEMBRE
SEMINARIO
a cura di Silvia Mei e Elena Sorbi

Teorie e pratiche di genere sulle tensioni linguistiche della contemporaneità

Lenz Teatro | Sala Est_h11_13:30 + h15_17:30

La giornata vuole dare voce a una differenza, quella femminile, che ribadisce la propria soggettività nei modi di abitare il mondo, di fondare linguaggi, alla ricerca di autenticità singolari e uniche.
Ci si può comportare da donna, come sollecita l’espressione inglese woman up, ma nei termini di una presa di parola sulla propria condizione, che non sia cioè solo una questione di autocoscienza o un’azione di rivolta? Strette in un paradosso, tra il superamento dei generi e la discriminazione sessista, sentiamo, da donne, di ribadire questa nostra differenza e di partire da lì per reclamare uguaglianza, al di là di vuote formule e quote. Ci sentiamo promotrici di utopie comunitarie, di messaggi ecologisti, di sfide umane e umanitarie.
Sappiamo del resto che è difficile affrontare simili questioni senza correre il rischio di posizionamenti ideologici o di assumere toni radicali. Partiremo allora dalle evidenze, da particolari irriducibili: ovvero da poetiche, pratiche, biografie, modelli e aspirazioni. Partiamo dalla realtà di quello che siamo e che siamo state per continuare a essere quello che desideriamo.

In questo contesto ci focalizzeremo su alcuni quesiti. Cosa sono, come e quando nascono i femminismi? Quali sono le loro pratiche e manifestazioni più rilevanti nel contemporaneo? Quando e come un’azione culturale al femminile produce un cambiamento? Quali sono le caratteristiche che la contraddistinguono? E come possiamo parlarne?

In un periodo storico nel quale la definizione assume un’importanza rilevante ed il significante è fondamentale per assicurare al significato garanzia di esistenza, visibilità e rappresentazione, vogliamo chiedere ad alcune donne attive in ambito culturale di condividere le parole necessarie al proprio progetto di generazione di mondi nuovi. Apparenti utopie descritte da termini quali sostenibilità, equità, accessibilità, femminismo, transfemminismo, intercultura vs appropriazione culturale, medicina di genere, intersezionalità, attivismo, rigenerazione, e caratterizzate da una bontà d’azione che sta concretizzando realtà dell’immaginario in luoghi (fisici, sociali, virtuali) di comunità.

11.00-11.15
Presentazione lavori (Silvia Mei e Elena Sorbi)

11.15-12.15
PANEL 1
ATTITUDINE/HABITUS
Come si esplicita la soggettività femminile nei modi di abitare il mondo e di fondare linguaggi?
Chair: Fabrizia Dalcò
Panelists:
Roberta Gandolfi_Docente di discipline dello spettacolo, Università di Parma
Viviana Gravano_Curatrice e storica dell’arte contemporanea, docente Accademia di Belle Arti di Brera
Elisabetta Salvini_Storica e attivista Casa delle Donne di Parma
Giancarlo Sissa_Poeta e formatore

12.15-12.45
Coffee break

12.45-13.30
PANEL 2
EFFIGI
Plasmare la rappresentazione dei femminili: quali pratiche al di là di una presa di parola sulla propria condizione?
Chair: Fabrizia Dalcò
Panelists:
Maria Federica Maestri_Compositrice teatrale e artista visiva
Maria Dolores Pesce_Critica e storica del teatro
Giuseppina Scavuzzo_Architetta e professoressa associata in Composizione architettonica e urbana, Università degli studi di Trieste

13.30-15.00
Pranzo

15.00-16.00
PANEL 3
OPERA
Opifici di significato: quali sono le caratteristiche irriducibili di un’azione culturale femminile tali da produrre un ampliamento di campi semantici?
Chair: Elisa Barbieri
Panelists:
Maria Antonioni_Medico chirurgo, psicoterapeuta, docente di Medicina e Psicologia delle dipendenze
Armanda Borghetti_Socia fondatrice e Presidente di ZonaFranca-APS
Laura Mariani_Docente di Storia dell’attore, Università di Bologna

16.00-16.30
Coffee break

16.30-17.15
PANEL 4
COSMOGONIE
Grammatica descrittiva per la gemmazione di mondi nuovi: cosa trasforma parole mancanti o ostacolanti in parole generative?
Chair: Elisa Barbieri
Panelists:
Anna Consolati_Direzione generale Oriente Occidente
Núria Sara Miras Boronat_Professoressa di Filosofia politica, Università di Barcellona
Giulia Mirandola_Esperta di educazione visiva, editoria per l’infanzia, progettazione culturale

17.15-17.30
Conclusioni

 

MAINA ANTONIONI
Medico chirurgo, psicoterapeuta, docente di Medicina e Psicologia delle dipendenze

Medico chirurgo specialista in anestesia, rianimazione e terapia del dolore, psicoterapeuta, docente di medicina e psicologia delle dipendenze presso le Scuole di specializzazione in psicoterapia cognitivo comportamentale ASCCO di Parma e Humanitas di Milano. Già Direttore del SerDp di Parma e Colorno. La sua ricerca tiene in particolare riguardo l’approccio culturale alla medicina di genere e dipendenze patologiche.
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ELISA BARBIERI
Autrice, Formatrice, Esperta in Metodi Autobiografici e Creativi

Creativa, autrice e poetessa, scrive “Labirinti” (2014), drammaturgia sul potere della cultura contro la disparità di genere, esplora la poetica del corpo in “Pneuma” (Progetto Cultura, Roma 2012) e nel saggio “A passo poetico” (Mimesis, Milano 2021). Nel 2013 porta a Parma la prima edizione di “One billion rising”, flashmob mondiale contro la violenza sulle donne. Strategic Storyteller per Benefit Corporations, sviluppa modelli di coaching autobiografico e creativo alla narrazione d’impresa. Formatrice e Facilitatrice Mindfulness, conduce laboratori, in cui si aprono spazi di ascolto delle voci femminili in letteratura ed arte.
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ARMANDA BORGHETTI
Socia fondatrice e Presidente di ZonaFranca-APS

Dal 2008 svolge attività teatrale conZonaFranca, Associazione di Promozione Sociale, sviluppando e coordinando progetti teatrali volti a favorire la diffusione dei principi di legalità, dignità sociale e di inclusione, e curando relazioni istituzionali con Comuni, Azienda USL, Centro Servizi per il Volontariato, Teatri e Associazioni del territorio. Dal 2014 cura il progetto “Teniamoci in Con-Tatto – Educare al riconoscimento e alla valorizzazione delle differenze”, promosso dai Servizi Educativi per la Scuola del Comune di Parma nelle scuole primarie e secondarie di primo grado per prevenire fenomeni di discriminazione ed esclusione e aiutare le nuove generazioni a crescere senza stereotipi e pregiudizi.
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ANNA CONSOLATI
Direzione generale Oriente Occidente

Laureata in Managment degli eventi cultural allo IULM di Milano, lavora a Oriente Occidente dal 2007 e si occupata soprattutto di progetti internazionali e della creazione di reti di alleanze. L’arte performativa viene strategicamente intesa come ponte tra etica ed estetica e come mezzo per interrogare la società e influenzare la riflessione nella comunità. Negli ultimi anni ha costruito e coordinato reti tra istituzioni culturali e artisti/e con disabilità, consapevole che la diversità è un motore di propulsione creativa e innovativa.
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FABRIZIA DALCÒ
Esperta in politiche di genere e giornalista

Dottora di ricerca in Storia, un diploma in Archivistica, Paleografia e Diplomatica, un corso di perfezionamento universitario in Esperta in politiche di parità. Appassionata di storia delle donne si occupa di progetti dedicati alla valorizzazione del pensiero femminile e alla promozione delle pari opportunità. È responsabile della Struttura Operativa Cittadinanza Attiva e Pari Opportunità del Comune di Parma. Ha ricevuto premi per l’attività giornalistica e per l’attività di ricerca. Ha ideato il blog “In genere e condotto la rubrica letteraria “Narrativa plurale: scritture a confronto”. Collabora con l’Enciclopedia delle Donne (on line) ed è autrice di saggi e articoli sulla storia di Parma. Fra le pubblicazioni: “Monasteri e conventi femminili nella Parma medievale” e “Dizionario biografico delle Parmigiane“, Nuova Editrice Berti.
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ROBERTA GANDOLFI
Docente di discipline dello spettacolo, Università di Parma

Specialista della scena contemporanea e in particolare della regia teatrale, i suoi studi e ricerche prestano attenzione particolare agli intrecci fra pratiche teatrali e culture delle donne. Fra le sue pubblicazioni, “La prima regista. Edith Craig, fra rivoluzione della scena e culture delle donne” (Bulzoni 2003), “Un teatro attraversato dal mondo. Il Théâtre du Soleil, oggi” (con Silvia Bottiroli, Titivillus 2012). Attualmente sta lavorando sulla performatività del e nel movimento femminista con la ricerca “Donne di teatro a Roma ai tempi della mobilitazione femminista”, condotta insieme a Maia Borelli e Francesca Fava nell’ambito di Ormete (Oralità Memoria Teatro, www.ormete.net) e con una serie di saggi apparsi su rivista.
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VIVIANA GRAVANO
Curatrice e storica dell’arte contemporanea, docente Accademia di Belle Arti di Brera

È socia fondatrice del collettivo curatoriale “Routes Agency. Cura of contemporary arts”, e della rivista on line “Roots_Routes_Research on visual culture”. Dirige insieme a Isabella Gaffé “Attitudes_Spazio alla arti”, spazio indipendente di arti contemporanee a Bologna. Ha collaborato con diversi progetti di ricerca europei e internazionali, tra i quali: REcall – European Conflict Archaeological Landscapes Reappropriation; TML_Transnationalizing Modern Languages, Beyond Borders; SPEME Questioning Traumatic Heritage: Spaces of Memory in Europe, Argentina, Colombia; PTM Pass the Mic. È Cultural Advisor dei progetti di danza contemporanea “Excelsior” e “Amordi” di Salvo Lombardo/Compagnia CHIASMA. Cura il Festival RESURFACE con l’antropologa Giulia Rechi e il coreografo e teorico Salvo Lombardo/CHIASMA. Ha pubblicato i saggi monografici: (con Giulia Grechi) “Presente Imperfetto. Eredità coloniali e immaginari razziali contemporanei”; “L’immagine fotografica”; “Paesaggi attivi. Saggio contro la contemplazione”; “Food Show. Expo 2015. Una scommessa interculturale persa”; “Contro il Reportage_dalla fotografia coloniale all’oggi (titolo provvisorio)”, tutti editi da Mimesis, Milano, e “Crossing. Progetti fotografici di confine” edito da Costa & Nolan, Milano.
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MARIA FEDERICA MAESTRI
Compositrice teatrale e artista visiva

Fonda insieme a Francesco Pititto il teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione e del contemporaneo Lenz Rifrazioni – oggi Fondazione – e cura dal 1996 il Festival internazionale di arti performative Natura Dèi Teatri. In una convergenza estetica tra originalità ed estremismo concettuale dell’installazione artistica ed eccezionalità degli interpreti, le sue numerose creazioni riscrivono in segniche visionarie tensioni filosofiche e inquietudini estetiche del presente. Come artista visiva è stata segnalata dalla critica per il suo lavoro di “drammaturgia della materia”, sistema di segni visivi che costituiscono il suo personalissimo “design-acted”.
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LAURA MARIANI
Docente di Storia dell’attore, Università di Bologna

Premio Sant’Anna di Stazzema per “Quelle dell’idea. Storie di detenute politiche 1927-1948” (De Donato 1982), è una delle fondatrici della Società Italiana delle Storiche e dell’Associazione Orlando, che gestisce il Centro delle donne di Bologna. Studiosa delle attrici, di cui sta scrivendo la storia, ha pubblicato tra l’altro “Sarah Bernhardt, Colette e l’arte del travestimento” (il Mulino 1997), “L’attrice del cuore. Storia di Giacinta Pezzana attraverso le lettere” (Le Lettere 2005), “Ermanna Montanari. Fare-disfare-rifare nel Teatro delle Albe” (Titivillus 2012), “«Quelle dei pupi erano belle storie». Vita nell’arte di Pina Patti Cuticchio” (Liguori 2014).
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GIULIA MIRANDOLA
Esperta di educazione visiva, editoria per l’infanzia, progettazione culturale

Lavora in ambito editoriale dal 2004. Nel 2019 si trasferisce a Berlino. Scrive di editoria, librerie e biblioteche berlinesi per le rubriche e “Letteratura” e “Finestra su Berlino” del magazine culturale di Goethe-Institut Roma, per cui cura anche la rubrica fotografica per la pagina Instagram di Goethe-Institut Italia. Nel 2020 esce “Libere e sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione” (Settenove edizioni) di cui è coautrice. Collabora con le case editrici Topipittori, RAUM Italic, Lazy Dog Press, Marinoni Books, Illustratore Italiano. Per il suo lavoro di progettazione culturale nell’ambito di “Il Masetto” le viene conferito il “Premio Triennale Fare Paesaggio-edizione 2020”. Tiene corsi di formazione per adulti di educazione alla lettura visiva, è curatrice indipendente di progetti che mettono al centro la lettura visiva e la narrazione visiva del paesaggio.
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NÚRIA SARA MIRAS BORONAT
Professoressa di Filosofia politica, Università di Barcellona

La sua ricerca attuale versa sulle esperienze di ingiustizia, oppressione ed esclusione sociale da una perspettiva femminista e pragmatista. Altri temi oggetto della sua indagine sono stati il linguaggio, il gioco e l’educazione. Ha coordinato il festival di filosofia “Barcelona Pensa” tra 2016 e 2019. Fa parte della direzione scientifica delle riviste “European Journal of Pragmatism and American Philosophy” e “Compàs d’Amalgama”. Milita presso l’Assemblea Femminista dell’Università di Barcellona.
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MARIA DOLORES PESCE
Critica e storica del teatro

Laureatasi in Estetica al Dams di Bologna, con una tesi sul teatro di Edoardo Sanguineti, è stata Professore a contratto di Storia del Teatro alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Studiosa e saggista ha pubblicato varie monografie su autori del novecento e contemporanei, e numerosi saggi e interventi sulle principali riviste del settore, partecipando a convegni e incontri italiani e internazionali. È critica di teatro e vice direttrice di Dramma.it
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ELISABETTA SALVINI
Storica e attivista Casa delle Donne di Parma

È nata e vive a Parma, dove ha conseguito la laurea in Lettere moderne. Dal 2003, anno in cui ha ottenuto la specializzazione in Storia di genere e Politiche di Pari Opportunità presso l’Università di Bologna, ha concentrato la propria attenzione sulla storia sociale e di genere, collaborando con università, scuole, enti pubblici e gruppi di ricerca. Nel 2009 ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Parma. A suo nome sono stati pubblicati numerosi saggi sulla storia delle organizzazioni cattoliche, la Resistenza, il pacifismo, gli stupri di guerra e i movimenti degli anni Settanta. È autrice di saggi, articoli e di tre monografie.
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GIUSEPPINA SCAVUZZO
Architetta e professoressa associata in Composizione architettonica e urbana, Università degli studi di Trieste

Da qualche anno studia il tema delle istituzioni totali sotto l’aspetto del rapporto tra forme di riconoscimento/disconoscimento di diritti e loro localizzazione entro forme e limiti definiti architettonicamente. È responsabile scientifica per l’Università di Trieste della ricerca “La casa sensibile SensHome”, finanziata dall’Unione Europea, sull’architettura per modelli alternativi di mente – Autismo, Asperger e altre neurodiversità. Il suo ultimo libro è “Il Parco della guarigione infinita. Un dialogo tra architettura e psichiatria”, LetteraVentidue, Siracusa 2020.
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GIANCARLO SISSA
Poeta e formatore

È nato a Mantova nel 1961 e vive a Bologna. Ha pubblicato le raccolte poetiche: “Laureola” (Book Editore 1997), “Prima della tac e altre poesie” (Marcos y Marcos 1998), “Il mestiere dell’educatore” (Book Editore 2002), “Manuale d’insonnia” (Aragno 2004), “Il bambino perfetto” (Manni 2008), “Autoritratto” (italic/pequod 2015), “Persona minore” (qudulibri 2015) e “Archivio del Padre” (MC edizioni 2020). È presente in numerose antologie, fra le più recenti “Sospeso respiro – Poesia di pandemia” a cura di Gabrio Vitali (Moretti&Vitali Editori, 2020) e “Distanze obliterate – generazioni di poesie sulla rete” a cura di Alma Poesia (puntoacapo editrice, 2021). Le sue poesie sono tradotte in diverse lingue straniere. Come Educatore e Formatore si occupa di Autobiografia delle professioni sociali, delle tematiche del disagio, dell’inclusione, dell’esclusione, dell’accesso e di poesia europea contemporanea.
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Silvia Mei è studiosa di live arts, osservatrice della nuova scena, critica e saggista, scrive per la rivista Culture Teatrali ed è docente a contratto presso le Università di Bologna e di Padova. Recentemente ha pubblicato due monografie storiche rivolte al femminile: “Essere artista. Eleonora Duse e Yvette Guilbert: storia di un’amicizia” e “Drammaturgie dello sguardo”.

Elena Sorbi, curatrice di progetti culturali, psicologa e psicoterapeuta, incontra l’esperienza di Lenz alla ricerca di un linguaggio che, nel reciproco scambio creativo, esalti il talento artistico di performer solitamente esclusi dai processi artistici. Dal 2015 è project manager e curatrice dei progetti della Fondazione, in azioni che coniugano accessibilità ed inclusione ad un alto valore estetico e ad un impatto reale sulla comunità.

 

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