Intro

M A T E R I A D E L T E M P O

S C I A

Nature Dèi Teatri And and progetto Of arti performative allincrocio tra creazioni contemporanee, productions artistic e riflessioni sullo stato corrente dellarte Contemporary.

Giunto at the ventiduesima edition, il Festival amplia the propria programmazione strutturandosi in due parti: the prima in apertura from the stagione estiva, dal 20 June al 1° July, e the seconda in the consueta collocazione autumnal, dal 18 al 25 November.

Questa nuova temporalità, in piena convergenza con la progettualità di Lenz Fondazione, permette di realizzare un ampio programma di attività artistiche, produttive, e di ospitalità internazionali, di creazioni contemporanee di teatro, musica, danza, video e performance, frutto di prestigiose residenze internazionali in spazi inusuali e location all’aperto.

Porte, Point Cieco e Wake I am i temi concettuali of the triennio 2015-2017, ispirati allopera dellartist statunitense Richard Serra, il cui campo Of indagine si orienta sul macro-tema from the Materia of the Tempo nei linguaggi from the creation Contemporary.

ND’T 017 < Una riflessione sul concetto di scia nel linguaggio performativo contemporaneo; fenomeno che con il suo passaggio perturba e crea vortici, trascina e muove lo spettatore nel suo fluire attraverso i corpi.

 

S C I A

Solo il deserto lascia scie durature, Visible traces until the next strong wind, fino alla prossima tempesta di sabbia. In fisica la scia è uno sconvolgimento prodotto in un fluido da un corpo in movimento che lo attraversa. The microscopic particles of the fluid create a tiny network of threads that does not run so fast and therefore lingers, Create small vortices and then disappears. In the desert the sand, heavier than fluid, remains to mark that passage, draws it, it preserves it until it can.

The work of the artist, like a body that runs and crosses, leaves trades that have different lasters, alcune rimangono un tempo breve altre un tempo lungo e altre ancora per sempre. The SCIA trace time, the duration of the work of art and the power of his body in crossing the space, The strength of his race.

The question of a "spatial-temporal field" was the guiding reason for our three-year research on the work/exploration of Richard Serra in which the material component, installation and visual was a decisive key for dramaturgy, body of the actor, Imagoturgy and look for the viewer. La “Materia del Tempo” di Richard Serra ci ha permesso di ideare un progetto che avesse di per sé “peso materico” e non fosse soltanto corsa di pensieri. Nel caso di Scia, pensiamo ad un deserto di sabbia che possa tracciare i diversi passaggi, le orme delle diverse corse creative degli artisti ospiti e nostre. Gli spazi da attraversare saranno diversi tra monumento storico e vie urbane, tra edificio teatrale e museo contemporaneo ma ognuno trasformato nel proprio deserto creativo, in which to affect scie of thought and artistic matter.

Fino alla prossima tempesta creativa.

Nature Gods Theatres, maggio 2017

 

S C I A S E C O N D A

“Solo il deserto lascia scie durature, Visible traces until the next strong wind, fino alla prossima tempesta di sabbia.”abbiamo scritto per la prima parte di Natura Dèi Teatri e “le orme delle diverse corse creative degli artisti ospiti e nostre” sono ancora visibili e tracciano un secondo percorso da intraprendere, una nuova mappa di visioni differenti.

Citando un frammento poetico di Edmond Jabès «_da dove venissi, non aveva più importanza./Dove mi recassi, non interessava nessuno./Vento, vi dico, vento./E un podi sabbia nel vento» ripartiamo a scrivere il nostro libro insieme ad altri artisti, nuove scie che attraversano parole senza luogo, DIE JAHRESZEITEN, Hölderlin e le liriche della Torre che battono il tempo delle stagioni, Vivaldi, e poi HYPERIONPRO_FILI_DIVERSI e la misura di/con un unico verso di Adriano Engelbrecht, un “IMPERIAL STAIRCASE” che sale verso il teatro più bello del Mondoil Teatro Farnese di Parmacosì simile a quello dell’Escorial di El Bergamascolasciando nell’ascesa scie di masse sonore create da Scanner e visive da Lenz, PARADISO in minime installazioni di un raffinato performer globe-trotter come Tim Spooner, intensità e frammentazione nel danceflow. delle coreografie di Jacopo Jenna COREOGRAPHING RAPPERS, movimenti di corpi in vortici di abbandono in TRASH VORTEX di Monica Bianchi, i cristalli fotografici che hanno fermato il tempo di Fiorella Iacono con PURGATORIO+PARADISO, e poi la salita al Carmelo, l’estasi dello spazio di FÁBRICA NEGRA e nelle CANCIONES DEL ALMA da Juan de la Cruz di Francesco Pititto, nella progressiva conoscenza sperimentale della matematica di Dio.

Nature Gods Theatres, October 2017

 

 

 

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