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Archivio


È disponibile alla consultazione l’archivio storico di Lenz Fondazione che comprende le creazioni realizzate a partire dal 1986, le 28 edizioni del Festival Natura Dèi Teatri, i percorsi formativi di Pratiche di Teatro, le dieci stagioni Habitat Pubblico e le collaborazioni attivate grazie al progetto di Parentele.

Creazioni

L’archivio delle creazioni realizzate dal 1986 al 2024 è disponibile alla consultazione all’interno del precedente sito internet della Fondazione


Le creazioni di Lenz attraversano le drammaturgie e le opere fondanti della cultura occidentale ritrascrivendone le pulsioni poetiche in rigeneranti azioni performative e potenti trasferimenti visuali.


La densità del lavoro teatrale è simmetrica all’intensità, eccezionalità, unicità degli interpreti, reagenti sensibili del testo creativo. In una convergenza estetica tra fedeltà esegetica alla parola del testo, radicalità visiva della creazione filmica, originalità ed estremismo concettuale dell’installazione artistica, le opere di Lenz riscrivono in segni visionari tensioni filosofiche e inquietudini estetiche del presente.



ARCHIVIO CREAZIONI ~>

Natura Dèi Teatri

Le edizioni del festival Natura Dèi Teatri - visual & performing arts sono disponibili alla consultazione dall'interno del precedente sito della Fondazione


Dal 1996 Maria Federica Maestri e Francesco Pititto hanno curato la direzione artistica del festival ND’T transdisciplinare con indagine tematica triennale, in rete attiva con diverse istituzioni, associazioni, e piattaforme di performing arts europee.

L’attenzione ai linguaggi del contemporaneo, l’interdisciplinarietà degli eventi presentati, un forte radicamento sul territorio unito a una profonda vocazione per la cultura performativa internazionale sono caratteristiche storiche di Natura Dèi Teatri.


A partire dal 2022 è stato attivato il progetto di ricerca di nuovi modelli performativi naturalculturali Parentele, basate non sulla continuità biologica ma sul riconoscimento di affinità e differenze e possibilità di coesistenza, ibridando filosofia, mitologia, scienze e arti. Ricercatrici, artiste e collettivi sono invitati a coprodurre con l’ensemble artistico di Lenz progetti articolati in residenze, produzioni, laboratori, seminari, presentazione spettacoli.


Nel corso delle precedenti edizioni, il Festival Natura Dèi Teatri è stato un importante luogo di ricerca artistica a livello nazionale e internazionale, uno spazio di confronti multidisciplinari aperto alle esperienze performative più significative nell’ambito della creazione contemporanea europea.


Elemento distintivo e fondativo del festival è l’interazione tra il patrimonio storico, artistico e monumentale dei territori coinvolti nella provincia di Parma, e le creazioni artistico-performative che in esso vengono create.


Negli anni sono stati “contaminati” complessi monumentali di grande valore artistico, come la Corte medievale di Giarola, il Palazzo Ducale di Colorno, la cinquecentesca Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense, l’Abbazia di Valserena, il Casino dei Boschi di Carrega di Maria Luigia, il Duomo di Fidenza oltre a chiese, chiostri, piazze, ville e giardini storici.


All’interno del Festival si sono susseguiti Remondi & Caporossi, Studio Azzurro, Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri, Raffaella Giordano e Giorgio Rossi, Antonella Bertoni e Michele Abbondanza, MK e Kinkaleri, Franco Scaldati, Giorgio Barberio Corsetti, Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Danio Manfredini, Virgilio Sieni, Antonio Latella, Kinkaleri, Maria Donata D’Urso, Marcido Marcidorjs e molti altri artisti e artiste che hanno determinato la scena italiana contemporanea.


Molteplici le presenze di rilievo internazionale come Rodrigo Garcia, Sainkho Namtchylak, Soeur Marie Keyrouz, David Moss, Janek Schaefer, Lillevan, Paul Wirkus, Eva Meyer Keller, Claudia Dias, Miguel Pereira, Scanner, Meira Asher, Tseng Yu-Chin Lisbeth Gruwez, Mette Ingvarsten, Via Negativa, Jan Fabre, Carla Bozulich, Vera Mantero, Estzer Salamon, Fargion e Burrows, Naoko Tanaka, Antonia Baeher, Roger Bernat, Ivo Dimchev, Erna Ómarsdóttir, Doris Ulich, Dan Perjovschi, Maguy Marin, Boris Kadin, Lea Moro e Tim Spooner.


Dal 2003 al 2024 Natura Dèi Teatri è stato declinato come un progetto visuale e performativo a tematica triennale.


  • 2003-2005 Bellezza e Paura, Prodigi e Profezie, Adorazioni e Visioni
  • 2006-2008 Opere Costanti, Opere Turbate e Opere Pazienti
  • 2009-2011 Campi, Cute, Di Uomini e Di Cani, tracce creative originate dalla lettura dell’opera di Ovidio.
  • 2012-2014 Ovulo, Glorioso e i Due Piani, con riferimenti concettuali ispirativi tratti dalle opere di Gilles Deleuze.
  • 2015-2017 Materia Del Tempo ispirato dall’opera dell’artista statunitense Richard Serra: Porte (2015), Punto Cieco (2016), Scia (2017).
  • 2018-2021 Tenero, Liscio/Striato, Sforzo, ispirati alla lettura filosofica dell’opera di Jean-Luc Nancy. A causa della pandemia da Sars-Cov-2 il progetto è stato realizzato, in via eccezionale, nel corso di un quadriennio.
  • 2022-2024 Bestiario, Femminile Animale, Parentele, con riferimento al corpus teorico della filosofa americana Donna Harawy.



ARCHIVIO FESTIVAL ~>

Pratiche di Teatro

Sono disponibili alla consultazione i percorsi formativi di Pratiche di Teatro, reperibili all’interno del precedente sito internet della Fondazione


Pratiche di Teatro è un complesso progetto formativo di performing arts che dal 1994 al 2017 ha formato numerosi attori, danzatori, registi, tecnici che oltre ad aver partecipato alla realizzazione delle principali opere di Lenz, hanno intrapreso percorsi significativi nell’ambito della creazione contemporanea.


Matrice irrinunciabile del pensiero pedagogico di Lenz è la ricerca di una nuova funzione linguistica dell’attore nel teatro contemporaneo. Il laboratorio è lo stato in cui si trasfondono sapienze drammatiche, filosofie sceniche e tecniche del vivente, è il luogo in cui natura e ingegno si contendono i confini del prodigio estetico. È il tempo in cui l’umano trapassa sé per compiersi pienamente nel suo destino artistico e poetico. È monumento in costruzione al sensibile umano.



ARCHIVIO PRATICHE DI TEATRO ~>

Habitat Pubblico

Le stagioni Habitat Pubblico sono disponibili alla consultazione nel precedente sito internet della Fondazione


Habitat Pubblico è stata la rassegna di performing e visual arts svolta nel periodo marzo – ottobre dal 2014 al 2024. Oltre alla programmazione delle creazioni di Lenz, ha compreso attività di ricerca, seminari, laboratori, streaming, installazioni site-specific in spazi monumentali della città e della provincia di Parma.


Un decennio di stagioni teatrali composte da una pluralità di proposte performative, formative e didattiche, che hanno aperto alla fruizione pubblica gli spazi post-industriali di Lenz Teatro.


Sede storica della formazione dal 1989, Lenz Teatro è ubicato in via Pasubio, a Parma, in un ex quartiere periferico e popolare oggetto di intensi interventi di riqualificazione urbanistica nel corso degli ultimi anni. Qui le tracce di un passato industriale, di cui sopravvivono isolate sezioni di importante valore archeologico, convivono con innovative sperimentazioni architettoniche contemporanee in una tipologia di riqualificazione urbana di stampo europeo.



ARCHIVIO HABITAT PUBBLICO ~>

Parentele

Il festival internazionale di arti performative Natura Dèi Teatri ha attivato a partire dal 2022 il progetto Parentele, basate non sulla continuità biologica ma sul riconoscimento di affinità e differenze e possibilità di coesistenza.


Parentele ricerca nuovi modelli performativi naturalculturali, ibridando filosofia, mitologia, scienze e arti, e nel prossimo triennio 2025_2027 sarà ulteriormente suddiviso nelle sezioni:


Permanenze

Attivazioni di relazioni associate al progetto produttivo di Lenz, in un’ottica di legacy e trasmissione, per allargare la geografia artistica della Fondazione.

Artist3 in dialogo per il 2025:

Beatrice Baruffini, Alessandro Conti, Lorenza Guerrini, Orsola Rignani.


Soste temporanee

Accoglienza di artiste invitate a produrre progetti di durata annuale.

Artista sostenuta per il 2025:

Muna Mussie.


Nel triennio 2022_2024 il progetto Parentele si è focalizzato su Bestiario | Femminile Animale

Artiste e collettivi sono state invitate a coprodurre con gli e le artiste di Lenz progetti articolati in residenze, produzioni, laboratori, seminari, presentazione spettacoli. L’ambito di studi di riferimento è stato il corpus teorico della filosofa americana Donna Haraway nella direzione dell’avvento del chtulucene. Artiste in dialogo 2022_2024:

Annamaria Ajmone, Stefania ?Alos Pedretti, Jan Voxel Digital Art, Gloria Dorliguzzo, Lucia Perego, Muna Mussie, Lorenza Guerrini, Giulia Odetto, Monica Barone, Valentina Barbarini.


Per maggiori approfondimenti è possibile consultare l'archivio di Bestiario | Femminile Animale all'interno del vecchio sito internet della Fondazione.



ARCHIVIO PARENTELE ~>