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Lo schermo empatico. Cinema e Neuroscienze
Lo schermo empatico. Cinema e Neuroscienze | Presentazione libro
Conversazione su Materia del Tempo | Porte > Multimodalità di fruizione dell’immagine e nuove mediazioni: immagine, corpo, cervello
Vittorio Gallese + Michele Guerra
mercoledì 25 novembre | h 18:00
lenz Teatro | Sala est
All’inizio del 2000 ho realizzato un film-documento dal titolo “ Apoplexia Cerebri”. Era sull’esperienza di lavoro con gli attori sensibili e, nella scheda di presentazione, scrivevo: “Ah! se già esistesse un occhio meccanico dentro all’occhio dell’uomo, proprio vicino al cervello, visione e pensiero gomito a gomito, riversare riformata la forma del vero in tempo reale! Senza post, senza montaggio che non sia già – Imago in érgon.”. Dopo aver letto “Lo schermo epatico. Cinema e neuroscienze” di Vittorio Gallese e Michele Guerra tutti quei pensieri, che sembravano scaturire dall’unico e informe desiderio di togliere di mezzo tecnica e linguaggio e andare subito al punto, sono tutti riapparsi. Precisi, puntuali e aggiornati da nuove ricerche, scoperte, riscontri. Quindici anni dopo, un neuroscienziato e uno storico del cinema, in straordinaria sequenza di pensiero critico, hanno riaperto grandi questioni che rimettono in discussione diversi luoghi comuni su corpo, immagine, cervello; di conseguenza sull’arte, sulla filosofia, sulla psicologia, sulla psicoanalisi, sulla scienza. E’ un libro che spinge al futuro, nell’ultimo capitolo “Fine degli schermi?” viene citato Spielberg che dice “we’ve got to get rid of that”, cioè dobbiamo liberarci di ogni schermo o monitor e portare lo spettatore dentro l’esperienza, oltre lo schermo. Come Buster Keaton in Sherlock Jr., spettatore che penetra lo schermo e vive la scena, spett/attore! Lo si sta facendo con le GoPro cameras? O i videogiochi, con il 3D o l’olografia più avanzati, con il touch-screen…un occhio meccanico dentro all’occhio dell’uomo, proprio vicino al cervello.
Francesco Pititto
Interventi e presentazione libro| Vittorio Gallese, Michele Guerra
Cura | Francesco Pititto, Valeria Borelli