FRANCESCO PITITTO

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Dramaturg e artista visivo. Nel 1977 traduce, con Giuseppe Ferrari, Il cinema secondo Hitchcock di Truffaut-Pratiche Editrice, cult dell’editoria cinematografica. Nel 1982 realizza programmi culturali per Rai3. Nel 1986 fonda a Parma, con Maria Federica Maestri, Lenz Rifrazioni, teatro di ricerca rigoroso e innovativo segnalato dal critico Giuseppe Bartolucci, dal 2015 Lenz Fondazione.

Vince il premio Orizzonti Drammaturgia In-finita, presidente Cesare Milanese, con il testo originale Pur vivendo sulla terra gli uomini sono barche ispirato a Majakovskij. È autore di riscritture originali e drammaturgia di grandi autori classici tra cui Büchner, Lenz, Majakovskij, Hölderlin, Kleist, Shakespeare, Goethe, Grimm, Calderón de la Barca, Andersen, Genet, Ovidio, Virgilio, D’Annunzio, Ariosto, Dante, Eschilo, Euripide. Le opere calderoniane vengono rappresentate in diverse città spagnole – la première de Il Principe costante avviene ad Alméria – e ricevono il plauso dell’autorevole studioso di teatro barocco Ricard Salvat. Nello stesso periodo realizza un documentario Melancolía contromano in Marocco.

Nel 1997 gli viene assegnato il Premio per la Ricerca Teatrale dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Nel 1999 l’opera Ham-let viene invitata da Ronconi al Festival del Teatro d’Europa del Piccolo Teatro e Davico Bonino ne descrive l’assoluta originalità in RAISAT. Successivamente le opere Biancaneve e Cenerentola dei Grimm sono invitate a Lille, Madrid, Il Cairo, Olot, Arles e Ivry; realizza diversi docufilm tra cui Figure Mosse in comunità terapeutica, Imagoturgia al Prado, Lenz in Cattedrale nel Duomo di Parma; Cappuccetto Rosso, di cui cura la regia, inaugura al Teatro Duse di Bologna il primo Festival delle Interazioni Sociali diretto da Claudio Meldolesi; La Vita è Sogno, è invitata al Festival del Teatro Classico di Almagro; la Sirenetta, produzione inclusa nelle Hans Cristian Andersen 2005 Foundation’s Celebrations, al Festival di Salamanca. Cura la composizione del dittico Fábrica negra e Canciones del Alma dai versi di Juan de La Cruz e un progetto pluriennale di trascrizione performativa dell’opera poetica di Pier Luigi Bacchini. Dal 2009 al 2014 cura l’imagoturgia di Exilium, realizzata in Romania e di Die Schachtel, eseguita dall’ensemble Prometeo diretto da Marco Angius, supervisione di Salvatore Sciarrino; cura drammaturgia e imagoturgia di Hamlet al Teatro Farnese di Parma, e di Adelchi, secondo lavoro di Lenz sulle opere manzoniane dopo I Promessi Sposi.

Dal 2014 a oggi crea le immagini per la messa in scena di Verdi Re Lear (Festival Verdi 2015); del progetto biennale dedicato al Furioso; dal 2015 a oggi cura drammaturgia e imagoturgia del progetto permanente sui temi della Resistenza e dell’Olocausto e di numerose opere tra cui: Autodafé (Festival Verdi 2016); Purgatorio e Paradiso (Festival Verdi 2017); Il Grande Teatro del Mondo (2018), La Vida es Sueño (2019), Hipógrifo violento, Flowers like stars?, Altro stato (invitato nel 2021 alla Biennale Teatro di Venezia)Hipógrifo violento; La vita è sogno presso l’Abbazia di Valserena, capitoli del progetto quadriennale Il Passato Imminente per Parma 2020+21 Capitale Cultura. Tra le collaborazioni musicali: nel 2017 crea Imagoturgia per un concerto in occasione della inaugurazione dello Scalone d’Onore seicentesco della Pilotta di Parma, il concerto live è eseguito in contemporanea al Teatro Farnese da Robin Rimbaud, nome d’arte Scanner, tra i compositori più importanti della scena elettronica mondiale e autore delle musiche di Verdi Re Lear e di Caperucita Roja, riscrittura scenica dall’opera di Garcia Lorca e allestita alla Reggia di Colorno. Con Lillevan Recherche, altro compositore di livello internazionale e di molte opere di Lenz, crea Orestea Concert – imagoturgia per il progetto triennale sulla tragediaeseguito live sulle sequenze visive.

Nel 2020 Lenz è tra i vincitori del bando Cultura per tutti, cultura di tutti di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020-2021, promosso dal Comune di Parma e dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. Opera sull’Opera – ogni uomo è un artista – è un’esperienza di engagement digitale che prevede l’introduzione di sessioni touch painting nelle visite museali, in cui il visitatore è invitato a creare una propria opera sull’opera esposta attraverso l’interposizione di uno schermo trasparente che permetta, tramite il tocco e in modalità interattiva, di ri-disegnare l’opera creando un nuovo manufatto artistico digitale. Nel 2021 partecipa ad un convegno internazionale sul Teatro Barocco spagnolo promosso dall’Instituto Cervantes. Scrive il testo e crea l’imagoturgia per La Creazione dall’opera di Haydn e da Paradiso perduto di Milton, su commissione del Ministero degli Esteri e della Cooperazione, primo capitolo del progetto quadriennale ispirato alle Sacre Scritture. Nel 2021-24 cura la drammaturgia e l’imagoturgia di un complesso progetto quadriennale ispirato alle Sacre Scritture: La Creazione, Numeri, Apocalisse, Apocalissi Gnostiche. Nel 2022 gli viene assegnato l’attestato di civica benemerenza dalla Città di Parma. Nel 2024 cura le rifrazioni visive dell’iconostasi performativa Over Gina Pane_4 Azioni sentimentali. Nel 2024 Lenz Fondazione vince il Premio Ubu categoria Premio Speciale.

Scrivono sulle opere di Lenz numerosi critici e studiosi di teatro, danza e arti visive, tra cui Vallejo, Quadri, Manzella, Ercolani, Distefano, Palazzi, Marino, Sonno, Bevione, Acquaviva, Ottolenghi, Rizzo, Chimenti, Piergiacomi, Mei, Olivieri, Brighenti, Serrazanetti, Azzoni, Lei, Lotano, Arrigoni, Rigolli, Zanon, Pesce.

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