Over Gina Pane_Azione Sentimentale n.3

Giorno della Memoria

Per l’intera giornata del 27 gennaio sarà disponibile alla visione la terza azione di Over Gina Pane in streaming video [+]

 

[Visione consigliata a un pubblico adulto: per tutelare le persone minorenni è necessario accedere con il proprio account Vimeo gratuito.]

‘Che ruolo ha il dolore nei suoi lavori?‘
Che ruolo? Ecco…io sono attraversata da tutti gli stimoli esterni di violenza…
nelle partizioni io non interrogo più il corpo, non lo pongo più in questione, io lo metto in ascolto (…)’.
Da un’intervista di Lea Vergine a Gina Pane (1985)

Potersi ispirare direttamente ad una delle artiste di riferimento del proprio percorso creativo è insieme trappola estetica e rifugio concettuale. Non cercherò di stare in equilibrio, ben bilanciata tra le parti, ma oscillerò in ‘partition’, divisa tra la memoria dolorosa delle sue ferite – il terrorismo sentimentale di Gina Pane – e la poesia del sacro, forza generatrice di gioia delle sue ultime opere. Per cadere e rialzarsi saremo corpi multipli, esorciste e avventuriere del nostro mondo sommerso. La scena dedicata a Gina Pane non è la tela su cui dipingere di tinte cupe la ferita, ma lo spazio vivo in cui erigere il monumento al corpo non domato né sottomesso al proficuo funzionare del discriminante abilismo del nostro tempo.

OVER GINA PANE_4 AZIONI SENTIMENTALI

Over Gina Pane_4 Azioni Sentimentali è una creazione performativa in cui la bellezza amara e dura inseguita da Gina Pane nella sua irriducibile pratica artistica, prende la forma incarnata e perturbante delle quattro performer: corpi lesi, corpi del disastro, corpi martiri, corpi santi sopravvissuti al nulla del dolore.

In stretta concatenazione poetica e formale con la radicalità di Gina Pane questa nuova iconostasi di Lenz si fa rispecchiamento affettivo e poetico delle azioni estreme dell’artista della ferita, ‘senza cullarci nel suo ricordo, ma cercando di rinascere nelle gocce ossidate delle sue orme sanguinanti’.

Over Gina Pane_4 Azioni Sentimentali prende luogo-vita al centro delle immagini-Constatazioni, realizzate durante la performance del 1973 di Gina Pane avvenuta presso la galleria milanese Diagramma, intitolata appunto “Azione Sentimentale”, nella quale le azioni dell’artista metaforizzavano il dolore femminile come espressione di amore per l’umanità e la Natura.

Il simbolismo religioso del corpo lacerato come dono e della ferita fisica e psichica come moltiplicazione della capacità sensoriale sono elementi di grande potere germinativo nella formazione e nella pratica artistica di Maestri, le cui 4 Azioni Sentimentali restituiscono come frutto di un’ispirazione, in un’eco non radiale, ma multiforme.

La simmetria tra la ricerca di Gina Pane sul corpo dei santi, caratteristica dell’ultima fase delle ‘Partition’ (opere ispirate a San Francesco, San Lorenzo, San Pietro, San Martino, San Giovanni) e il corpo-martire delle quattro interpreti restituisce al presente, in un pulsante capovolgimento concettuale, in un processo di trasposizione identitaria – Sant’Apollonia, Santa Dinfna, Sant’Agata, Santa Maria Egiziaca – la fisica reale delle ferite fisiche ed emotive.

La rilettura installativa dei santi di Gina Pane si trasmuta, nell’iconostasi di Maestri in riviviscenza performativa, ‘Via Dolorosa’ (titolo di un’opera di Gina Pane del 1988) da percorrere ‘qui e ora’ per ricongiungersi attraverso la verità delle proprie lesioni poetiche, fisiche ed esistenziali al pensiero estetico e politico dell’artista.

Over Gina Pane_4 Azioni Sentimentali
Iconostasi Performativa

Ideazione, creazione, installazione Maria Federica Maestri
Performer in co-creazione Monica Barone, Valentina Barbarini, Tiziana Cappella, Carlotta Spaggiari
Rifrazioni visive Francesco Pititto
Cura allestitiva Giulia Mangini, Alice Scartapacchio
Cura progettuale e organizzativa Elena Sorbi, Ilaria Stocchi
Comunicazione, ufficio stampa Elisa Barbieri
Diffusione, cura grafica, formazione Alessandro Conti
Assistenti Mattia Goldin, Anna Zucca
Documentazione fotografica Elisa Morabito
Produzione Lenz Fondazione

Progetto realizzato in collaborazione con:

Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e Solares Fondazione delle Arti
Un ringraziamento particolare a Simona Tosini Pizzetti curatrice della mostra
‘Contemporanea. Capolavori dalle collezioni private di Parma’

OVER GINA PANE_AZIONE SENTIMENTALE N. 3

 

In un processo creativo di associazione e dissociazione a-gerarchica tra proposizioni psicologiche e formali, composto da commistioni e simultaneità, simmetrie e sinergie con l’opera di Gina Pane, Maria Federica Maestri sospende in questa terza Azione la lettura dell’Azione Sentimentale e lavora sulla trasposizione dell’azione Psiché del 1974, spostando il fuoco concettuale della terza performance verso una ricognizione metastorica della violenza: l’Azione Sentimentale n. 3 vuole porre in concatenazione drammatica l’iconografia sacra del ‘Martirio di Sant’Agata’ – la santa a cui vengono spezzate le membra e strappate le mammelle – e la rievocazione degli esperimenti sulla rigenerazione delle ossa condotti dai medici nazisti sulle donne – ebree, lesbiche, comuniste, testimoni di Geova, abortiste, socialiste, rom – deportate nel campo di Ravensbruck.

Nell’Azione n. 3 la presenza agente, la performer Valentina Barbarini, interprete fin da giovanissima delle più significative creazioni della regista, istituisce una piena corrispondenza con i diversi piani iconografici, in un rispecchiamento estremo tra la propria recente condizione patologica, una grave sindrome degenerativa (la Sindrome di Ehlers – Danlos, che insieme ad una progressiva disabilità fisica comporta molteplici conseguenze, quali fragilità dei tessuti, cicatrici atrofiche, formazione di ecchimosi anche per traumi lievi, ernie, lussazioni articolari, problemi cardiaco-valvolari, deformità del torace, rottura di muscoli e tendini) e l’immagine dell’interminabile supplizio di Sant’Agata da parte del proconsole romano Quinziano, feroce persecutore dei cristiani. Il suo spaventoso martirio – fustigata, allungata con funi fino a slogarle le caviglie e i polsi, sottoposta al violento strappo delle mammelle con tenaglie – è rappresentato in numerosi dipinti della classicità (Sebastiano del Piombo, Lanfranco, Zurbarán, Tiepolo, Piero della Francesca) e fa di Sant’Agata una delle figure dell’agiografia cristiana più venerate. Le sue reliquie – la calotta cranica, un femore, una mammella, il sacro velo, i piedi, le mani – sono conservate in un preziosissimo scrigno e in busto cesellato a sua immagine nella Cattedrale di Catania.

Per la stratificazione compositiva si è scelto di ri-azionare un segmento performativo di Psiché, quello in cui Gina Pane si sbottona la camicia per leccare e succhiare il proprio seno, trasducendolo in questa terza performance in una dinamica lenitiva, in una necessità di registrazione affettiva del proprio corpo, un corpo, quello di Valentina Barbarini, segnato da molte cicatrici causate dalle pratiche chirurgiche subite. Il tema della ribellione alle costrizioni sociali, enunciato con straordinaria forza poetica da Gina Pane, si innesta in una duplice trasposizione umana ed estetica: pur riconoscendosi pienamente nella nuova identità psicofisica che la metamorfosa in un nuovo perimetro espressivo, Barbarini si ribella al dolore, rifiuta la funzione salvatrice della croce e reclama per sé la giustizia anestetica della morfina.

In questa terza azione sentimentale la sofferenza che la volontà di dominio dell’autoritas romana infliggeva alle dissenzienti cristiane e che veniva procurata scientificamente alle vittime degli esperimenti condotti dai nazisti nei campi di concentramento, non trova nessuno spazio di autocompiacimento immolatorio, al contrario la sua evidenza testimoniale si fa atto politico contro ogni violenza passata e presente perpetrata dai regimi nei confronti delle persone portatrici di disformità.
Nell’Azione Sentimentale n. 3 è prevista la lettura di un breve scritto finale da parte di un ‘Tu’ presente.

 

Articolazione della s-Partizione n. 3

Elementi della terza Azione Sentimentale ispirata a Santa Agata: paradosso simpatico, contatto emotivo, pittorica sentimentale, statica del dolore, radicamento plastico della ferita.

Addossato alla parete un grande specchio in cui si riflettono gli spettatori in simmetria con le figure di sfondo della rappresentazione pittorica di Sebastiano del Piombo.
Sedia a rotelle, piedistallo per la processione.
Un ostiario dorato viene posto su un piccolo cubo di vetro.
Il cubo offre metafore della realtà spaziale: il vuoto viene confinato nelle sue sei pareti, viene ordinato e piegato alle misure umane come in un tempio unitariano in cui sono predisposti gli attrezzi, gli strumenti utilizzati nel martirio. Mensola su cui è posto il reliquiario-memoria di Santa’Agata.
Un telo bianco_sacro velo che avvolge la performer.
Bendaggio testa.
Scarpe Mary Jane bianche con tacco alto.

+ Azione object standing
+ Azione ipertrofica
+ Azione in pressione metastorica
+ Azione di infiltrazione

Maria Dolores Pesce – Sipario

Uno spettacolo figurativo ma insieme paradossalmente ‘iconoclasta’ (per quanto sa dissezionare la figuratività) e profondo, articolato figurativamente e drammaturgicamente, capace di distillare bellezza dal dolore ed in cui il rapporto con l’ispiratrice Gina Pane non è celebrativo ma esteticamente produttivo di nuove e necessarie verità artistiche.

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Michele Pascarella – Gagarin

Un’esperienza nutriente, straniante, straziante, interrogante (a ben vedere le quattro funzioni dell’arte quando è tale, forse) [..] ci si sente chiamati dentro, molto dentro. Chiamati per nome.

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Giuseppe Distefano – Exibart

Gina Pane, una bellezza dura da inseguire. A Parma, le quattro azioni sentimentali di Lenz Fondazione dedicate all’artista Gina Pane, figura estrema della body art: ce ne parlano Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.

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