ILIADE #1 CAVALLI

5 – 6 – 9 – 10 – 11 – 12 – 13 giugno 2025 | ore 21.00
Museo di Anatomia Veterinaria _ Università di Parma, Via del Taglio 8, Parma [maps]

ILIADE #1 CAVALLI

Trasfigurazione in 12 Preparati

 

Ma, come ferma sta colonna, che sopra una tomba
sorge diritta, d’un uomo defunto, di donna defunta,
saldi essi stavano, immoto reggendo il bellissimo carro,
figgendo al suol recline le teste; e scorrevano a terra
lagrime calde, dai cigli: per brama del loro signore
piangeano; e s’imbrattava al suolo la folta criniera,
giù dal collare effusa, da un lato e dall’altro del giogo.

    • DELLA SOFFERENZA ANIMALE

    • PER UNA DISSOLUZIONE DELLA DETERMINAZIONE GERARCHICA DEI VIVENTI

Primo capitolo del lavoro anatomico/drammaturgico sull’Iliade di Omero e sulle strutture che definiscono
la sofferenza dell’animale umano e dell’animale non umano in un’analisi della violenza, dell’atto distruttivo e della guerra.

Alcuni dei brevi momenti che illuminano il paesaggio desertificato dell’epos omerico coinvolgono anche i cavalli, in particolare nel diciassettesimo Libro Xanto e Balio, donati dal padre Peleo ad Achille, Animali immortali con il dono della parola e della preveggenza.

Alla morte di Patroclo, che li guidava nello scontro con Ettore, i due cavalli pietrificati dal dolore decidono di non combattere più. Piangendo la morte del compagno umano si sottraggono all’orrore della guerra e all’imperativo della violenza.

Il sapere sensibile dell’Animale è una forma di conoscenza a cui ispirare il nostro sentire contemporaneo, ed è questo pensiero che permea CAVALLI, un processo di trasfigurazione in dodici preparati anatomici, scelti tra quelli presenti nella Collezione di Anatomia Veterinaria dell’Università di Parma, per dare corpo a una visione etica e poetica in cui l’animale “non umano” venga considerato unico e irripetibile come l’umano.

 

BIGLIETTERIA

Intero 20€
Ridotto 12€ under 30, persone studenti e insegnanti, dipendenti AUSL, gruppi di almeno 5 persone
Ridotto speciale 8€ persone studenti e docenti dell’Università di Parma

PRENOTAZIONI

Tel. 0521 270141 | Cell./Whatsapp 335 6096220 | info@lenzfondazione.it

ATLANTE SULLA VIOLENZA

Progetto triennale drammaturgico e di cultura visuale 2025_2027

L’Iliade non riuscirebbe tuttavia ad assurgere a poesia,
sarebbe solo un monotono paesaggio desertificato dalla forza,
se in essa non vi fossero disseminati qua e là momenti luminosi, momenti brevi e divini nei quali gli uomini hanno un’anima.
Simone Weil

Alla ricerca di questi momenti luminosi è indirizzata la pluriennale indagine drammaturgica
e imagoturgica su quest’opera fondativa del pensiero occidentale.

Dopo il progetto quadriennale sulle Sacre Scritture, quel che avviene nel mondo e quel che ci hanno consegnato in termini di scritture e immagini-immaginazione-immaginale, ci conduce verso un’analisi della violenza, dell’atto violento, dell’eroe mitico e della guerra.

Atlante Sulla Violenza è il nuovo progetto pluriennale con un lavoro anatomico a partire dall’Iliade,
il primo grande libro dell’Occidente che trascrive poeticamente temi quali il conflitto, la prevaricazione,
la violenza, l’empietà e una serie di riscritture performative connesse con l’epica dell’Iliade.

Verità e bellezza, tra figure divine ed eroi in perenne lotta, sembrano scandire parentesi temporali
dove il tempo pare non esistere, o essere infinito e immortale come la vita degli dèi litigiosi e vendicativi.
Parentesi dove la poesia si innalza al di sopra della ferocia di una guerra di cui si è perduto il senso,
il fine ultimo della contesa.

Verità e bellezza di figure che emergono al di sopra della battaglia, della vittoria o della sconfitta, dell’onore e della gloria, dell’eroe la cui potente umanità emerge soprattutto nella debolezza di un pianto o nell’abbraccio di fratelli di sangue con il calare della notte, del ruolo imposto alle prigioniere della città sconfitta o nella pietà implorata di chi chiede il corpo insepolto del proprio figlio.

Ma poi la guerra riprende ancora più violenta, e la vittoria si ottiene con l’inganno. Per Simone Weil la guerra di Troia è il paradigma di ogni guerra; Omero ne ha saputo raccontare il Male e l’incapacità del male di contaminare il bene, la continua lotta tra forza e bestialità, la solitudine dell’eroe e la pietà, perché solo in queste parentesi di esseri mortali si risvegliano l’anima e il pensiero dalla notte buia di una guerra durata dieci anni.

Il poema contiene in sé tutti gli elementi che daranno origine alla Tragedia nelle sue forme più complesse e compiute. Ogni rimando etico-estetico al nostro presente necessita di un pensiero critico drammaturgico che tracci i confini tra pensiero epico, figura eroica e forma, tra forza e potere in campo per poterne trarre il vero significato: chi ha la forza ha anche il potere? O il vero potere è di chi non riconosce la forza e la violenza, dopo averle subite, come ineluttabili?

Un teatro che abbia il proprio agone nella contemporaneità non ne può prescindere, la poesia – terribile arma di difesa – non ne può prescindere.

 

TRASFIGURAZIONE IN 12 PREPARATI

Riuniti alle ossificazioni dei discendenti dei due Immortali, restituiremo fluidi e battiti alle preparazioni a secco custodite nelle teche del Museo Zooiatrico e trafitti dalla violenza della gerarchia contro Natura potremo sapere delle loro sofferenze, delle loro ferite, delle loro lacrime e delle nostre.
Non loro per noi – sfruttati, ingoiati, brutalizzati, sacrificati – ma noi in loro convertiti, fecondati, ibridati, rifondati, ricreati.

    1. Collezione Anatomico Veterinaria A. Lemoigne

      CAMERA

      SPAZIO trasfigurazione: GIACIGLIO

      MATERIA: SALE

      AZIONE: CONSTATAZIONE

    2. Gabinetto di Zootomia

      GALLERIE

      SPAZIO trasfigurazione: TAVOLO

      MATERIA: GELATINA

      AZIONE: CONGIUNZIONE

    3. Sala Settoria

      SALONE

      SPAZIO trasfigurazione: POLTRONE

      MATERIA: SANGUE

      AZIONE: CONVERSIONE

Il Gabinetto di Zootomia nasce insieme alla Scuola di Veterinaria nel 1845. Il primo direttore della Scuola affida il compito di allestire preparati anatomici, con scopo didattico, all’anatomista Alessio Lemoigne. Nel 1857 il Gabinetto di Zootomia conta ben 191 preparati di vari mammiferi; l’anatomista arricchisce la collezione di pezzi unici e forma allievi che lo emulano nell’arte della dissezione. Attualmente la Collezione Anatomico Veterinaria conserva 685 preparati anatomici, normali e teratologici, prodotti nel XIX e XX secolo. L’esposizione è composta da preparati a secco naturali ed artificiali, da pezzi allestiti per corrosione dopo iniezione con acetato di vinile e da modelli di cartapesta.

 

I CAVALLI DI ACHILLE
Costantino Kavafis

Come lo videro morto,
lui così bravo così forte così tenero,
i cavalli di Achille si misero a piangere Patroclo –
era lo sdegno del loro io immortale
che fremeva a quel tragico guasto.
Piegavano la testa, scuotevano le lunghe criniere
e con l’unghia raspavano la terra lamentando
unitamente di sentirlo lì sotto esanime, lo spirito
smarrito, indifeso, senza fiato;
dalla vita restituito al Gran Nulla.
Zeus vide il pianto, ebbe pietà dei divini
corsieri. E disse: “Alle nozze di Pèleo avrei dovuto
agire con più circospezione. Meglio,
o miei cavalli, che non vi avessi mai ceduto!
Che cercavate laggiù tra i mortali, tra i miseri
balocchi della sorte? Ora, eccovi afflitti
da effimeri mali, voi che io ho fatto
liberi da vecchiaia e da morte, e già
partecipi dei guai degli umani”. – Nonpertanto
le due nobili bestie piangevano sempre
l’irrevocabile sventura della morte.

ILIADE #1 CAVALLI
Trasfigurazione in 12 Preparati

Trafissioni dall’Iliade e dagli scritti di Simone Weil
Drammaturgia, imagoturgia Francesco Pititto
Composizione, installazione, involucri Maria Federica Maestri
Musica Andrea Azzali
Interprete Tiziana Cappella, Aldo Rendina, Sandra Soncini, Carlotta Spaggiari
Cura tecnica, luci Alice Scartapacchio
Produzione Giulia Mangini
Cura progetto Elena Sorbi
Organizzazione Ilaria Stocchi
Comunicazione, ufficio stampa Giovanna Pavesi
Diffusione, cura grafica  Alessandro Conti
Documentazione fotografica Elisa Morabito
Documentazione video Lapino Nero
Produzione Lenz Fondazione

Con il sostegno e la collaborazione dell’Università degli Studi di Parma
Dipartimento di Discipline Umanistiche Sociali e delle Imprese Culturali
Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie
Sistema Museale di Ateneo
MuDes Museo Diffuso delle Scienze – Collezione di Anatomia Normale Veterinaria “Alessio Lemoigne”
del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie
Si ringrazia Equine Team del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie Unipr per i contributi video



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