Figure Mosse-Pratiche di teatro sociale Pratiche di Teatro Sociale
Il documento filmato, ottenuto con registrazione digitale e post-produzione rappresenta le diverse fasi di ricerca teatrale integrata del Laboratorio Speciale di Lenz Rifrazioni in tre anni di lavoro. I partecipanti-protagonisti sono gli ospiti di comunità terapeutiche e singoli portatori di differenti sensibilità oltre agli attori della compagnia e agli operatori.
"E’ un sentimento non sentimentale lo stato attuale del nostro teatro.
La comunanza del tempo artistico con gli attori sensibili fortifica l’animo dagli attacchi di troppo facile commozione o di complicata ostilità. La fatica di comunicare negli intermezzi della vita è più pesante della reciprocità creativa. In scena si è più leggeri. Il teatro sembra restringere i codici e farli più efficaci. La velocità dell’invenzione è doppia e tripla rispetto al "normale" ma la lentezza del vivere talvolta ci sorprende. Noi siamo più veloci a risolverci i problemi, a trasferirci le informazioni, a muoverci negli spazi ma diventiamo troppo lenti quando dobbiamo improvvisare, trasformare, inventare. Loro, invece, esattamente l’opposto. Noi e loro. Loro e noi. Diversi per un fine comune. Il lavoro insieme – integrato è sinonimo di perfezionato e influenza reciproca di interazione – è, credo, la via giusta. La stiamo percorrendo da alcuni anni e i risultati sono eccellenti.
La perfezione può essere il fine di entrambi, la bellezza e la durezza dell’arte e della vita insieme."
(da La rifrazione della torre di Francesco Pititto, intervento scritto presentato al Convegno di Carpi 2003 durante la presentazione del "Festival delle Interazioni Sociali").
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