Vous êtes pleine de désespoir

Teatro delle Moire + Alessandro Bedosti

VOUS ÊTES PLEINE DE DÉSESPOIR

LENZ TEATRO – SALA EST < 22 giugno h21 durata: 40' [tabs title="" disabled="false" collapsible="true" active="0" event="click"] [tab title="Foto"] [gallery ids="8847,8845,8844,8843,8842,8841,8840,8839,8838"] [/tab] [tab title="Intro"] Oh, morte solitaria dopo una vita solitaria!
Oh, ora sento che la mia suprema grandezza risiede nel mio supremo dolore […].
Vengo ondeggiando verso di te, balena, tu che tutto distruggi e nulla vinci;
ti combatto corpo a corpo fino all’ultimo;
ti trafiggo dal cuore dell’inferno;
in nome dell’odio ti sputo addosso il mio ultimo respiro.
(Melville, Moby Dick)

Uno che abbia scelto o a cui sia toccato uno sguardo diverso sul mondo, uno che sia chiamato a rifondarsi continuamente e a rifondare la realtà che lo circonda, necessita a volte di un tempo in cui calarsi profondamente nelle ragioni della sua diversità, un tempo appartato e inspiegabile in cui dedicarsi ad un esercizio di ri-orientamento che lo impegni totalmente e gli offra il conforto della compagnia di alcuni buoni amici. Perfino a partire da un tema esotico e fantasioso come il mito della sirena. Tutto qui. VOUS ÊTES PLEINE DE DÉSESPOIR è questo esercizio di coabitazione e di riflessione su uno dei tanti miti della nostra cultura occidentale che propone in maniera ambigua e complessa il tema della seduzione, del sacrificio e della femminilità. La sirena che abbiamo immaginato non ha niente a che vedere con l’ottimismo di certe pose o di certe figure della società contemporanea. La nostra sirena è una creatura scartata, caduta, fallita, ripescata da fin troppo domestiche profondità marine. E’ una massa scura irriconoscibile, un corpo anfibio immobile, silenzioso che emana una disperazione sorda e ostinata, quasi fosse il canto invincibile e dolente di una divinità scaduta eppure ancora attraente, docile e piena di mistero.

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