ADELCHI_ERMENGARDA ORATORIO | Mise en espace | 3 – 5 luglio 2014

Studio preparatorio all’ Adelchi, che debutterà nel corso della XIX edizione del Festival Natura Dèi Teatri (dicembre 2014)

Dopo la voluttà amorosa e famelica della Pentesilea di Kleist e la stupefacente potenza dell’annientamento di sé e del Sé con la sola forza del linguaggio ecco un’altra figura di donna che ama fino alla morte e nel delirio d’amore comunica direttamente al Cielo lo stupore mortale di fronte al proprio abbandono.
Ermengarda dell’Adelchi manzoniano non si arrende alla realtà della Storia, quella che i potenti maschi decidono, ma si concede totalmente al proprio sentimento, all’intima storia di amante che tutta la passione contiene, nel non detto, nel non dichiarato, nella casta costrizione dentro al proprio Io.
E, come una Pentesilea delirante e lieve, lascia che Eros e Thánatos la conducano per mano oltre il margine della vita. Il coro, in soggettiva, non può che descrivere il suo ricongiungersi alla Natura intonando un requiem in progress davanti al suo corpo muto.

L’Ermengarda protagonista dell’Oratorio – studio preparatorio all’Adelchi, il cui debutto è previsto il prossimo inverno, all’interno della 19esima edizione del Festival Natura Dèi Teatri – è la giovane interprete sensibile Carlotta Spaggiari, formatasi nei laboratori di Lenz Rifrazioni e luminosa Monaca di Monza bambina ne I Promessi Sposi.  Nella lettura scenica di Ermengarda si sostanzia la ricerca pluriennale di Lenz di un “verbo” pedagogico per esprimere le emozioni silenziate dell’attrice sensibile attraverso l’esperienza teatrale, l’unica in grado di tradurre il deficit/surplus in linguaggio estetico. Sensibilità e grazia, doti dell’attrice, vengono esaltate da tecnica espressiva, ritmo e presenza scenica uniche. 

 

 

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